Fim, Fiom e Uilm scrivono al ministero evidenziando che il rinvio del confronto di lunedì è stato chiesto “al fine metterci nelle condizioni di conoscere quale piano di prospettiva supporterà l’ammortizzatore in questione”
I sindacati metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm insistono e scrivono di nuovo al ministero del Lavoro chiedendo di rinviare la convocazione del 29 settembre per trattare con Acciaierie d’Italia sulla cassa integrazione, cassa che l’azienda ha chiesto per 4.450 unità di cui 3.803 a Taranto. Già ieri le sigle hanno chiesto un rinvio, che però il ministero non ha accordato confermando la data del 29 settembre. Ora Fim, Fiom e Uilm scrivono di nuovo al ministero evidenziando che il rinvio del confronto di lunedì è stato chiesto “al fine metterci nelle condizioni di conoscere quale piano di prospettiva supporterà l’ammortizzatore in questione”. Le sigle evidenziano, in riferimento all’ex Ilva, “la particolarità e unicità della vertenza in questione”. Inoltre, si richiama “quanto comunicatoci dal capo di gabinetto del Ministero durante lo scorso incontro”, ovvero “la possibilità e disponibilità di utilizzare un tempo maggiore sia rispetto alle necessità del sindacato di voler conoscere il futuro dell’intero gruppo, sia per addivenire a un possibile accordo tra le parti”. “Ribadiamo la necessità, espressa fra l’altro dal vostro stesso ministero nei precedenti incontri, di una discussione basata su un piano industriale a lungo termine o, per lo meno, di conoscere quale direzione il Governo e la direzione commissariale intenderà intraprendere a seguito della chiusura del bando e dell’assegnazione degli asset industriali. Riteniamo pertanto utile e indispensabile riprendere il confronto a seguito della convocazione a Palazzo Chigi richiesta dai nostri segretari generali”, scrivono al ministero i segretari nazionali Valerio D’Alò per la Fim, Loris Scarpa per la Fiom e Guglielmo Gambardella per la Uilm. Le sigle sottolineano anche “quanto avvenuto circa la procedura di modifica della attuale cassa integrazione straordinaria sottoscritta lo scorso marzo e attualmente in corso in AdI in AS. Cigs che ricordiamo scadere il prossimo febbraio 2026. Tale procedura – osservano i sindacati – ha visto complessivamente ben 8 rinvii da parte del Ministero e due modifiche della stessa per parte aziendale”.


