“Dietro la retorica della ‘lotta al batterio’, si nasconde una strategia miope e distruttiva che ha cancellato secoli di storia e paesaggio. Un territorio devastato, un’agricoltura impoverita e un intero paesaggio trasformato in un cimitero verde”
“In occasione della Giornata Nazionale dell’Agricoltura, che si celebrerà domenica 9 novembre, il WWF nel rapporto ‘La fastidiosa Xylella’ lancia un duro atto d’accusa: la gestione della xylella in Puglia è uno dei peggiori disastri ambientali degli ultimi decenni e la responsabilità politica ricade direttamente sulla Regione”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale della Lega, Antonio Paolo Scalera.
“Dietro la retorica della ‘lotta al batterio’, si nasconde una strategia miope e distruttiva che ha cancellato secoli di storia e paesaggio. Con l’alibi dell’emergenza, si legge nel rapporto del WWF, la Regione Puglia ha scelto la via più brutale: l’eradicazione forzata.
Migliaia di ulivi secolari e millenari, patrimonio unico al mondo, – sottolinea – sono stati abbattuti per decreto, spesso senza prove scientifiche solide, in nome di un piano fallimentare che ignorava da anni la natura endemica del batterio. Il risultato? Un territorio devastato, un’agricoltura impoverita e un intero paesaggio trasformato in un cimitero verde.
Mentre la Regione Puglia approvava tagli e ruspe, si muovevano centinaia di milioni di euro di fondi pubblici, alimentando interessi privati, speculazioni fondiarie e impianti intensivi e superintensivi di varietà di ulivi (cultivar) brevettate ritenute più resistenti alla xylella. Una svendita del paesaggio pugliese mascherata da ‘rinascita agricola’. – Si legge la nota – Oggi, pochi agricoltori indipendenti dimostrano che con l’agroecologia gli ulivi possono rinascere, smentendo anni di politiche fallaci e arroganza istituzionale.
Ma il danno è fatto: la Regione Puglia ha tradito la sua terra, preferendo servire logiche economiche e apparati di potere invece di difendere gli ulivi, simbolo dell’identità e dell’anima della nostra regione. – Conclude Scalera – La xylella non ha distrutto la Puglia. L’ha distrutta chi doveva proteggerla.”


