di Maria D’Urso
Il Natale più lungo d’Italia finisce nel mirino delle associazioni culturali: assegnati contributi non sufficienti a coprire le spese organizzative
Il Natale tarantino finisce nel mirino delle polemiche delle associazioni culturali. Nelle ultime ore, tramite comunicati stampa e canali social personali, stanno denunciando principalmente la scarsa disponibilità dei contributi del bando del Comune di Taranto, che non basterebbero a coprire tutte le spese per l’organizzazione e la realizzazione degli eventi proposti. Tra queste spiccano le lamentele di Gianni Raimondi, presidente di Afo6, associazione a cui spettano 1.984 euro. Raimondi definisce questo atteggiamento dell’amministrazione comunale come “l’ennesima dimostrazione di quanto poco la città consideri chi lavora davvero sulla cultura”, motivo per cui le “associazioni, anche stavolta, sono state trattate con superficialità e con intollerabili mancanze di rispetto”. Tra le tante osservazioni negative, Raimondi sottolinea che l’assenza di un assessore alla Cultura contribuisce a creare “un clima di confusione”, quando invece avrebbe dovuto essere nominata una “figura preparata”, che avrebbe dovuto organizzare “la rassegna natalizia mesi addietro, e non all’ultimo momento, tra fine ottobre e inizi novembre”. Dello stesso avviso sono diverse associazioni, che hanno comunicato di aver rifiutato di partecipare alla realizzazione del Natale tarantino. Il noto attore teatrale tarantino Massimo Cimaglia è critico: “Abbiamo rifiutato l’assegnazione – spiega – perché a tutto c’è un limite. La cultura è una cosa seria: servono risorse vere e criteri chiari, non cifre simboliche”. Il presidente Carmine De Gregorio di Nobilissima Taranto pungola l’amministrazione comunale, affermando che stia attuando una “spartizione di mance, frutto di un sistema che mortifica il lavoro culturale”. Anche l’associazione Liberarte–Art of Free Souls annuncia, con amarezza, il suo dietrofront sull’organizzazione dell’evento “Il Carnevale dei bambini”: “Purtroppo la Commissione aggiudicatrice – riferiscono nella nota stampa – ci ha riconosciuto una cifra molto più bassa di quella richiesta. Siamo dispiaciuti, ma non abbiamo le forze per sostenere autonomamente un evento del genere”, conclude la presidente Rosa Cacace. Sulla carenza delle risorse destinate, i tempi ristretti per organizzare un intero cartellone e la mancanza di una figura istituzionale di riferimento del settore, è intervenuta anche Contaminazioni guidata dalla presidente Tiziana Magrì: “A Taranto operano moltissime realtà associative – spiega nella nota stampa – capaci di offrire competenze radicate nel tessuto cittadino e una conoscenza capillare della società civile e delle sue esigenze. Tuttavia, affinché esse possano svolgere al meglio la propria missione, è necessario porre le condizioni adeguate alla concretizzazione efficace degli obiettivi sociali, culturali e ricreativi legati al territorio. Condizioni che, di fatto, sono venute a mancare” puntualizza Magrì.
Com’è stato strutturato il bando
L’avviso pubblico, approvato a inizio settembre con delibera di Giunta e successive determinazioni dirigenziali, si inserisce nella rassegna “Il Natale più lungo d’Italia” e stanzia 100mila euro da distribuire tra gli eventi programmati fino al 6 gennaio 2026. Per l’accesso alla graduatoria finale era necessario ottenere almeno 60 punti su 100, con soglie minime anche nei criteri “Qualità della proposta progettuale” e “Incidenza sul territorio”. Per questo motivo, il 4 novembre è stata istituita la Commissione giudicatrice incaricata di valutare le proposte e, su 56, solo 3 non sono risultate idonee. E sembrerebbe che alcune associazioni siano state penalizzate per non aver presentato la documentazione per tempo. Tuttavia, la polemica nasce dal fatto che molte di loro hanno ricevuto contributi molto bassi, non sufficienti a coprire le spese, come nel caso dell’Associazione Italiana di Cultura Classica, a cui sono stati assegnati 138 euro. Il contributo più alto, ovvero 6.890 euro, è stato riconosciuto al Teatro Orfeo. E non finisce qui: nel documento ufficiale delle determinazione della Graduatoria degli ammessi al bando, si legge che anche delle Srl si sono aggiudicate i fondi. Risorse che, avrebbero dovuto essere destinate, inizialmente, esclusivamente alle varie associazioni. Questa circostanza pare abbia fatto storcere il naso anche a più di qualche gruppo, non solo culturale ma anche di categoria, tra cui serpeggia il malcontento.
Il contributo delle associazioni di categoria
Per la realizzazione della rassegna natalizia sono state convocate anche le associazioni di categoria, i cui delegati sono titolari di attività commerciali e artigiane. Tuttavia, è da sottolineare che, nella prima riunione svoltasi il 15 ottobre a Palazzo di Città, il sindaco Piero Bitetti è stato molto chiaro nell’annunciare che le risorse a disposizione, nelle casse comunali, per organizzare il Natale tarantino sarebbero state poche. Infatti, sembrava in bilico anche il servizio di montaggio delle luminarie. Per questo motivo, il primo cittadino e i suoi assessori hanno chiesto alle associazioni di categoria di partecipare proponendo eventi autofinanziati. Nei successivi incontri il sindaco ha poi riferito che i fondi per le luminarie, ovvero 140mila su 400, sono stati recepiti dalla Regione Puglia, mentre le associazioni di categoria hanno consegnato i loro progetti, molti dei quali saranno autofinanziati. Tra questi spicca Babbo Natale, che attraverserà il canale navigabile sulla barca e la Cittá Vecchia a bordo dell’ Ape Calessino. Oggi pomeriggio, lunedi 17 novembre, avrebbe dovuto tenersi un’altra riunione tra le associazioni, gli amministratori e i dirigenti comunali per definire gli ultimi accorgimenti sugli eventi. Incontro che è stato rinviato, in tarda mattinata, perché fonti rivelerebbero che il Comune stia pensando di fare un dietro front sulla ridisegnazione dei fondi, riascoltando le varie associazioni. A questo punto, si é in attesa di capire quale sia la posizione ufficiale che l’amministrazione intende assumere sull’intera vicenda, dal bando ai contributi assegnati.


