di Angelo Nasuto
Niente consigliere regionale per il popoloso comune alle porte di Taranto. Dividi ricchezza, resta povertà. Dilettantismo politico
Elezioni regionali: a Massafra, al di là delle varie percentuali e del totale di preferenze soprattutto dei candidati di Massafra, il dato forte che emerge è quello della bassa affluenza. Certamente questo risultato è in linea coi numeri di tutto il territorio regionale e nazionale, ma nella cittadina jonica con un misero 40,02% di affluenza il vero vincitore di queste elezioni è l’astensionismo. Poi se ci si concentra a osservare città per città, il dato della Tebaide è nella media provinciale, dove però anche la stessa città di Taranto la supera al peggio, totalizzando uno sconvolgente 33%, il più basso di tutta la provincia. Se perfino nel centro capoluogo, quasi due cittadini su tre non si sono recati al voto, allora la politica in toto qualche domanda se la dovrebbe porre.
Nell’ambito dei candidati massafresi, il risultato elettorale della propria città vede come aspirante consigliere regionale più suffragato l’ex sindaco Fabrizio Quarto, inserito nella lista civica Decaro Presidente, con 2300 preferenze ottenute “in casa”. L’esponente politico che ha condotto una campagna elettorale impegnativa probabilmente era considerato l’unico a potersi giocare per intero questa partita elettorale nella speranza di essere eletto, ma i dati in tempo reale riportano che nella sua lista è stato sopravanzato da Giuseppe Fischetti, sindaco di Fragagnano e dalla palagianese Giuseppina Bove. Se si conferma questo trend per l’ex primo cittadino fallirebbe l’obiettivo di far parte del nuovo Consiglio regionale, come del resto si poteva paventare per l’estrema frammentarietà del voto massafrese, diviso tra ben sette candidati.
Guardando sempre le liste aggregate a Decaro, Raffaele Gentile ha raggiunto su Massafra 1626 voti (lista PER LA PUGLIA); un risultato che può essere valutato da più angolazioni. Se consideriamo che l’attuale Presidente del Consiglio è espressione della maggioranza guidata dal sindaco Giancarla Zaccaro, allora il risultato poteva essere sicuramente migliore. Ma tutto ciò deve essere pesato con le ultime scelte politiche dello stesso Gentile, il quale coraggiosamente prima delle scorse amministrative è uscito da Forza Italia, partito in cui ha storicamente militato, per tuffarsi nell’esperienza civica dove è stato prima eletto consigliere e poi dai suoi colleghi fatto salire sullo scranno più alto della massima assise cittadina.
Non dimentichiamo il Partito Democratico che aveva da par suo Maria Rosaria Guglielmi, aspirante membro del consiglio regionale. La candidata partiva in svantaggio per tante ragioni, sia politiche (entrata da poco nel PD, sia elettorali vista la campagna condotta in breve tempo e con queste difficoltà solo nella sua città ha totalizzato 1000 preferenza precise. Cifra non esaltante per l’importanza di un partito così forte, ma che va letto dopo le gravi turbolenze che la sezione massafrese ha vissuto l’anno scorso e che dovrà superare ancora a fatica.
Per il resto i candidati dei partiti di centrodestra con Lobuono Presidente hanno raccolto le briciole. La più votata è stata Isabella Lazzaro di FdI (611 voti di preferenza), seguita da Cinzia Perniola di Forza Italia (343). Più indietro ancora Marilena Monaco candidata con la Lega (159) e Rosa Camardo di NOI MODERATI (136).


