“Riteniamo fondamentale, infatti, che siano evitate divisioni tra i livelli di discussione e, al contempo, cancellate logiche di ‘spezzatini possibili’ che rischierebbero di compromettere il futuro di un settore strategico per le politiche industriali del Paese”
“La Cisl e la Fim Cisl Taranto Brindisi, coerentemente con quanto dichiarato ai lavoratori e nel rispetto della loro partecipazione allo sciopero del 20 novembre, annunciano la propria presenza, in data odierna e già dalle ore 15:00, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), per rivendicarne con ancora maggiore forza le ragioni e per rafforzare il comune impegno a tutela dei diritti e del futuro di tutti i lavoratori e del polo siderurgico nazionale.” Lo affermano in una nota i rappresentanti sindacali della Cisl e Fim Cisl Taranto Brindisi.
La delegazione Cisl e Fim Cisl Taranto Brindisi sarà presente al MIMIT in rappresentanza di tutti i siti produttivi ex Ilva coinvolti, senza alcuna divisione e ribadendo l’unicità del Gruppo ex Ilva.
“Riteniamo fondamentale, infatti, che siano evitate divisioni tra i livelli di discussione e, al contempo, cancellate logiche di ‘spezzatini possibili’ che rischierebbero di compromettere il futuro di un settore strategico per le politiche industriali del Paese. – Sottolineano – In particolare, reputiamo fondamentale che si abbia solo un tavolo e non due, altresì sottolineando come qualsivoglia divisione tra siti, inspiegabile e ingiustificata, potrebbe portare a scenari preoccupanti, come la vendita frammentata dell’ex Ilva. Uno scenario che metterebbe a rischio non solo la continuità produttiva di ogni sito lasciando il settore in uno stato di incertezza e di bassa qualità, con gravi ripercussioni sull’intero sistema industriale nazionale.
Cisl e Fim Cisl Taranto Brindisi chiedono alle Istituzioni e ai rappresentanti di tutte le parti coinvolte di adottare un approccio unitario, che riconosca l’importanza di un polo siderurgico integrato e strategico per il futuro dell’Italia. – Concludono – Solo attraverso un dialogo aperto, senza divisioni e con la partecipazione di tutti gli attori in campo, si potrà garantire un futuro sostenibile e competitivo per il settore e per i lavoratori.


