Si riporta di seguito la nota del consigliere di opposizione Luca Lazzaro (FdI) sulla relazione della Corte dei Conti, riguardo i bilanci del Comune di Taranto, definendola “un campanello d’allarme che non può più essere ignorato”.
“La situazione economica del nostro Comune – prosegue Lazzaro nella nota – è drammatica e la Corte dei Conti non ha fatto altro che certificare una realtà che ormai non possiamo più nascondere. I numeri sono preoccupanti, e non possiamo più permetterci di fare finta di nulla. Taranto rischia un serio tracollo finanziario se non si interviene con urgenza”, afferma Lazzaro, sottolineando le principali criticità emerse.
La Corte dei Conti ha evidenziato come la capacità di riscossione del Comune di Taranto sia gravemente insufficiente: nel 2021 solo il 34,9% dei crediti accertati è stato effettivamente riscosso, nel 2022 la cifra è salita al 40% e nel 2023 è rimasta al 38,2%. Questi numeri sono ben al di sotto della soglia critica del 47% fissata dal Ministero dell’Economia, una condizione che, secondo la Corte, denota una grave inefficienza nell’amministrazione comunale. “Parliamo di una macchina amministrativa che non riesce a tradurre in incassi le risorse che dovrebbero arrivare dalle imposte. Questo non è solo un errore gestionale: è un fallimento che rischia di compromettere gravemente l’intero bilancio comunale”, commenta Lazzaro. Ancor più preoccupante è la situazione del Fondo crediti di dubbia esigibilità, che nel 2023 ha raggiunto la cifra record di 251 milioni di euro. “Questo è un segnale inquietante che il Comune stesso ha emesso, ammettendo implicitamente che i propri crediti sono difficili da recuperare. Eppure, nonostante questa realtà allarmante, decine di milioni di euro di crediti sono stati esclusi dal calcolo del fondo senza una spiegazione chiara e giustificabile”, evidenzia Lazzaro. La Corte dei Conti ha chiesto un’adeguata valutazione dei crediti e una gestione più trasparente, ma l’amministrazione sembra non aver risposto con la serietà che la situazione richiederebbe. “Un ulteriore campanello d’allarme – denuncia Lazzaro – riguarda il contenzioso legale in corso, con il Comune che rischia una causa potenziale dal valore di ben 450 milioni di euro: “In una città che ha già affrontato un dissesto durato tredici anni, leggere che sul contenzioso BIIS–Intesa Sanpaolo, potenzialmente pari a 450 milioni, si siano accantonati appena 50 milioni, fa rabbrividire”
Nonostante la Corte dei Conti abbia sollecitato una revisione delle stime, l’amministrazione comunale “sembra non aver preso provvedimenti adeguati” per fronteggiare un rischio che potrebbe mettere in pericolo l’intero equilibrio finanziario di Taranto. Per il consigliere comunale di Fratelli d’Italia la situazione delle partecipate comunali è un altro punto critico. In particolare, Kyma Ambiente S.p.A., la società che gestisce la raccolta dei rifiuti, ha registrato un passivo di oltre 3,4 milioni di euro nel 2022: “Quando una società interamente controllata dal Comune entra in difficoltà economiche, il rischio non è solo per le finanze dell’azienda stessa, ma per l’intero Comune, che potrebbe essere costretto a intervenire per evitare un disastro. La Corte dei Conti ha chiesto una gestione più oculata, ma l’amministrazione sembra non voler affrontare il problema con la dovuta attenzione” afferma Lazzaro.
“Non si tratta di polemiche politiche, – chiude nella nota – ma di un’emergenza finanziaria che riguarda ogni cittadino di Taranto. La Corte dei Conti ha lanciato un segnale inequivocabile: è ora di affrontare la realtà e di rimettere in carreggiata la macchina comunale. È urgente che l’amministrazione prenda atto delle criticità emerse e apra un serio dibattito pubblico per risolvere questi problemi, evitando il disastro che sembra sempre più imminente” conclude Lazzaro.


