Per Brigati è necessario fare una discussione di carattere generale sugli investimenti i sui progetti di rilancio della fabbrica anche con gli altri ministeri
“Abbiamo chiesto che al tavolo della trattativa per il rinnovo della cassa integrazione straordinaria in Acciaierie d’Italia ci sia, oltre al ministero del Lavoro, anche quello delle Imprese, il Mimit”. Lo dichiara ad AGI Francesco Brigati, della Fiom Cgil, dopo l’avvio oggi del negoziato sulla cassa straordinaria per un altro anno che l’ex Ilva ha chiesto per 3mila addetti di cui 2.500 a Taranto.
“Noi con gli altri ministeri – sostiene Brigati – dobbiamo fare una discussione di carattere generale sugli investimenti, sui progetti di rilancio di questa fabbrica e poi trattare la questione della proroga della cassa integrazione. Oggi lo abbiamo detto sia all’azienda che al ministero”.
“Abbiamo anche dichiarato – prosegue Brigati – che una discussione da remoto, in collegamento, così come è avvenuto oggi, non ci permette di entrare nel merito di aspetti per noi fondamentali, come gli assetti produttivi e i numeri della cassa. Per questo ci rivedremo in presenza il 23 a Roma”.
“Si è trattato di un incontro interlocutorio oggi – conclude Brigati della Fiom – e Acciaierie d’Italia ha sostanzialmente riepilogato le ragioni del perchè vuole prorogare per un altro anno la cassa, ragioni che aveva già indicato nella lettera di procedura, mentre il ministero del Lavoro oggi non ci ha risposto ne’ sulla verifica rispetto agli impegni preso da Acciaierie d’Italia lo scorso anno, sempre in sede di cassa integrazione, ne’ sull’esito delle ispezioni che lo stesso ministero ha fatto nello stabilimento di Taranto dopo le nostre denunce”. (AGI)