Il presidente dell’Associazione Indotto AdI e General Industries, Fabio Greco, saluta favorevolmente le iniziative volte a formare le nuove leve imprenditoriali e sulla situazione con AdI ricorda: “Necessario tornare a lavorare e ripristinare serenità finanziaria nelle aziende dell’indotto”
Le aziende che compongono l’indotto di Taranto nascono, storicamente, come naturale estensione organica e funzionale degli insediamenti produttivi delle Grandi Imprese Joniche, dando vita ad un “Distretto industriale”: è questa la logica in cui opera l’Associazione Indotto Adi e General Industries, che oggi rappresenta la totalità dell’indotto tarantino ed è particolarmente attenta e sensibile alla formazione delle giovani leve imprenditoriali”.
Queste le parole con cui l’ing. Fabio Greco, Presidente di A.I.G.I., ha salutato positivamente la nascita della Technical Academy, una scuola di formazione d’eccellenza all’interno dello stabilimento siderurgico tarantino, rivolta al target dei giovani laureati.
“La Technical Academy e il TTEC, presentato la settimana scorsa presso la sede tarantina del Politecnico- aggiunge Greco – così come il Distretto dell’Innovazione sono tutte iniziative a cui guardiamo con estremo favore e grande speranza: il futuro del territorio passa da qui, attraverso la costante formazione sempre più attenta all’eccellenza e all’accrescimento delle competenze.”
Per il presidente di A.I.G.I. “Fare sistema per accompagnare la start-up” è un motto in cui ritrovarsi pienamente: “Tutte le aziende che rappresento in A. I. G. I. – sottolinea – operano in una modalità di “Cluster” con i Grandi Gruppi Industriali del territorio, sempre all’interno della logica di “Distretto Industriale”.
C’è poi spazio anche per un commento sulla questione dei pagamenti rivolti alle aziende dell’indotto tarantino, come annunciato dall’Amministratore delegato di Acciaierie d’Italia, Dott.ssa Lucia Morselli: “Dalle prime dichiarazioni emerse in questi giorni – afferma Greco – abbiamo preso atto che le aziende sono state ristorate proprio in questi giorni, così come promesso dal Cav. Procuratore Sportelli e dell’ad Morselli. Mercoledì prossimo ci riuniremo in Associazione per una ricognizione ufficiale, ma ci tengo a precisare, ancora una volta, che l’indotto ha sofferto insieme allo stabilimento in quest’ultimo anno. Abbiamo garantito sempre il servizio di manutenzione e accettato la proposta di traslare i pagamenti da 60 a 180 gg: le aziende hanno fatto la loro parte con grande senso del dovere”.
L’obiettivo primario resta, comunque, la ripresa delle attività lavorative: “il ripristino delle commesse sospese – rimarca il presidente dell’A.I.G.I. – e l’emissione di nuovi ordini volto a garantire alle aziende e ai loro lavoratori la necessaria serenità di continuità produttiva”.
Infine, altro aspetto necessario alla ripresa economica del tessuto dell’indotto tarantino è il ripristino della tranquillità finanziaria delle aziende, attraverso la risposta alle richieste fatte in tal senso dall’Associazione Indotto AdI e General Industries al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
“Siamo in attesa di una risposta da parte del Capo della Segreteria tecnica del Ministro – conclude Greco – Le nostre richieste mirano a recuperare la serenità finanziaria e a ristabilire un rapporto di reciproca fiducia con gli istituti bancari, ad esempio con la cessione del credito. Per questo, i punti maggiormente importanti riguardano a nostro avviso lo Split Payment e certificazione del credito; riconoscimento dei crediti delle imprese dell’area di crisi di Taranto come privilegiati; possibilità per tutte le Aziende dell’indotto dell’area di crisi di Taranto di avviare la CIG con pagamento diretto da parte dell’INPS indipendentemente; la riattivazione della Legge 181/89” per il rilancio dell’area di crisi industriale”.