Kyma Ambiente ad un passo dal fallimento? La situazione è grave e purtroppo anche seria. Fare di Taranto un gran commissariato? Nel senso che ci commissariano tutto. Qualcuno comincia seriamente a pensarci
La situazione è grave e, questa volta purtroppo, anche seria. Di aforismi, anche di quelli intelligenti come spesso gli capitava di confezionare ad Ennio Flaiano, ce ne sono ben pochi in questa vicenda. Kyma Ambiente, quella che una volta si chiamava Amiu, rischia l’insolvenza finanziaria. Una sorta di anticamera del fallimento d’azienda. Il bilancio della municipalizzata del comune è una sorta di barcone sul quale sono assiepati i migranti: prende acqua e rischia d’inabissarsi in fondo all’oceano da un momento all’altro. “Come presidente della commissione Bilancio – ha precisato il consigliere comunale Liviano, nel corso di una conferenza stampa tenuta questa mattina – non posso esimermi dal denunciare la gravità della situazione”. Bisognerà intervenire con misure draconiane. Previsto il licenziamento di 67 lavoratori e l’aumento della Tari. A rendere ancora più complicato il quadro d’insieme è la bassa percentuale di raccolta differenziata conseguita a Taranto in tutti questi anni: poco più del 20% rispetto ad una media regionale stabilmente sopra il 60%. Stessa cosa dicasi per l’inceneritore pubblico, spento da anni, mai entrato in funzione: “Una ferraglia e poco più, un bene improduttivo con il quale cercare di dare rilevanza patrimoniale ai bilanci dell’azienda”, ha rimarcato più volte Liviano. Una sorta di bugia di Pulcinella che gli addetti ai lavori, cominciando dall’ufficio ragioneria del Comune, conoscono da sempre. I rifiuti prodotti in città vengono smaltiti alla Cisa di Massafra per un costo di circa 200 euro a tonnellata. Per Mancarelli, presidente di Kyma Ambiente, mancherebbero all’appello circa 5 milioni di euro. Risorse, queste, che la Protezione civile avrebbe dovuto girare all’azienda negli anni del Covid. Se qualcuno vuole soffiare sul fuoco, ha sottolineato l’ex assessore all’Ambiente della Giunta Florido, lo faccia pure. “Si accomodino costoro; è bene che si sappia, però, una cosa: dopo di noi ci sarà il privato. E non so se le cose andranno meglio per i cittadini”. Che le cose possano andare peggio di così, non ce ne voglia il simpatico Mancarelli, diventa difficile poterlo immaginare. Anche per il più inguaribile degli ottimisti. Negli scorsi mesi, sempre in Kyma Ambiente, la magistratura ha annullato un concorso. Con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato. Non proprio una bazzecola. Si vogliono commissariare i Giochi del Mediterraneo. Si chiede da anni un commissariamento della sanità regionale. Si commissari anche l’Amiu. Pardon: Kyma Ambiente. Alla fine Taranto sarà un gran commissariato. Questi sono i pupazzi e con questi dovremo fare il presepe.