L’esposizione permanente e due importanti mostre temporanee al Museo archeologico nazionale di Taranto
Come prima domenica del mese si rinnova l’appuntamento che negli anni ha abituato gli italiani alla possibilità di godere del patrimonio storico-archeologico di cui è ricco il Belpaese.
A Taranto ad aprire i battenti, dalle 8.30 alle 19.30, è il Museo archeologico nazionale di Taranto, con l’importante offerta che spazia dalla preziosità della sua collezione permanente fino all’arte scultorea della mostra “Rara Avis” (al secondo piano), passando per l’importante esposizione temporanea di reperti, prevalentemente provenienti dai depositi, “Archè. Il principio e l’acqua” dedicata appunto alle forme, ai miti, e ai percorsi di acqua dolce a Taranto, inaugurata venerdì scorso dal direttore generale Musei Italiani del Ministero della Cultura, Massimo Osanna.
“Poter fruire gratuitamente di tutto questo valore culturale è una grande occasione – spiega la direttrice del MArTA, Stella Falzone – perché sia in tutto il percorso espositivo, sia nelle mostre temporanee c’è la capacità del museo di Taranto di leggere il territorio, raccontarlo con linguaggi differenti, ponendo anche sotto i riflettori la ricchezza di ciò che per questioni di spazio spesso rimane nei depositi. Un tesoro invisibile che invece ora trova massima visibilità”.
I circa 100 reperti inediti (esposti al piano terra) fanno parte, infatti, delle migliaia che ancora sono conservati nei depositi del MArTA, e che pian piano lo stesso museo tarantino vuol riportare alla luce e alla fruizione pubblica mettendo a fuoco analisi e contesti a volte ancora poco indagati.
“Si tratta – dice ancora la direttrice Stella Falzone – di narrazioni plurime: le forme vascolari, gli oggetti della quotidianità, quelli sacri legati al mito e ai rituali di purificazione. Forme multiformi, ma tutte riconducibili all’acqua, che attraversano il tempo e che invitano anche ad una riflessione sulla sostenibilità e la gestione di questo bene così prezioso”
La mostra “Archè. Il principio e l’acqua”, si sviluppa tutta al piano terra tra l’area delle esposizioni temporanee e la bussola all’ingresso della Temporary Art. La mostra “Rara Avis. Ritratti in bronzo dalla Magna Grecia al contemporaneo” dell’orafo e scultore Antonio Affidato è ospitata invece al secondo piano alle spalle del gruppo scultoreo di Orfeo e le Sirene.