Sarà un incontro di grande intensità: lo scrittore presenterà il suo nuovo libro “Il sentiero dei dieci. Una storia tra Israele e Gaza”, edito da Piemme. A introdurre e moderare l’incontro sarà Vincenzo Carriero, direttore di CosmoPolisMedia
In occasione della nuova edizione della rassegna letteraria ‘Il Libro possibile” a Polignano a Mare
si terrà questa sera, alle 20:30, un incontro di grande intensità narrativa e civile: lo scrittore e giornalista Davide Lerner presenterà il suo nuovo libro “Il sentiero dei dieci. Una storia tra Israele e Gaza”, edito da Piemme.
A introdurre e moderare l’incontro sarà Vincenzo Carriero, direttore di CosmoPolisMedia, che guiderà il pubblico alla scoperta di un’opera che intreccia narrazione, storia, politica e sociologia, offrendo uno sguardo profondo e sfaccettato su una delle aree più complesse e drammatiche del mondo contemporaneo.
L’opera di Lerner è una straordinaria testimonianza di ciò che è accaduto e che sta ancora accadendo, ogni giorno, ogni minuto.
Il sentiero dei dieci (“Netiv Ha’asara” in lingua ebraica) è il nome evocativo di un moshav (una comunità di agricoltori) che è stato uno dei luoghi centrali dell’offensiva di Hamas del 7 ottobre e al momento si trova in una zona militare chiusa. È la località israeliana più vicina in assoluto alla striscia, dalle terrazze si vedono gli avamposti palestinesi, i fumi delle bombe israeliane, e si sente il fragore delle esplosioni. Questo reportage “immersivo” racconta la storia della contadina Hila e di tre generazioni di persone del posto che oggi si interrogano su che futuro augurarsi, ma è anche la storia di due popoli in conflitto, di due società che si sono radicalizzate, di un governo intransigente, quello di Netanyahu e di una organizzazione estremista, Hamas; è la storia delle tante vittime che stanno pagando il prezzo più alto della guerra. Lerner indaga le ragioni degli uni e anche degli altri e con incredibile sensibilità racconta una terra martoriata e le sue storie complicate e paradigmatiche. Il punto di osservazione del villaggio frontaliero si rivela efficace per ripercorrere le tappe storiche che hanno stravolto le relazioni fra i residenti israeliani e i loro vicini palestinesi, che in un passato all’apparenza surreale si frequentavano con naturalezza. Paradossalmente, come si legge nell’introduzione, «il fatto di essere ai margini della geografia del Paese ha messo questo villaggio al centro della sua storia.»