Al via l’edizione 2025 della rassegna culturale che anima l’estate tarantina, nella consueta cornice dello Yachting Club
È stata inaugurata mercoledì, 18 giugno, l’edizione 2025 de “L’angolo della conversazione” allo Yachting Club di Taranto. Protagonista della serata Gad Lerner, noto giornalista e scrittore di origini ebraiche, che ha presentato il suo ultimo libro “Gaza. Odio e amore per Israele” edito da Feltrinelli.
L’evento, andato completamente sold out, ha confermato il forte interesse del pubblico per il conflitto israelo-palestinese, tema quanto mai attuale. A dialogare con Lerner, in un confronto intenso e profondo, il direttore di Cosmopolis Media, Vincenzo Carriero, e il dottor Eyad Abu Assad, medico e imprenditore di origini palestinesi.
Nel corso della serata, Lerner ha offerto una riflessione articolata su uno dei conflitti più tragici e complessi della storia contemporanea. «Quello che accade tra Israele e Palestina non ci è affatto lontano – ha spiegato – non solo geograficamente, ma anche culturalmente. Questi popoli ci somigliano, condividono molte dei nostri stessi nessi culturali. Per questo dobbiamo chiederci come sia possibile che il fanatismo riesca a crescere in società così affini alla nostra».
Il giornalista, ai microfoni di CosmopolisMedia ha poi definito il conflitto mediorientale come un “laboratorio insanguinato” che riguarda anche il nostro futuro: «Israele e Palestina – ha sottolineato – sono due popoli simili, giovani che, nel corso degli anni, hanno più volte cercato di comprendersi, negoziare, arrivare a compromessi e accordi che sono poi stati fatti saltare da chi predicava la separazione assoluta fra i due popoli. Nel tempo hanno costruito delle barriere di separazione che hanno portato a considerare l’altro diventa un mostro, a deumanizzarlo».
Una condanna senza appello è stata poi rivolta ai governi attuali di entrambe le parti: «Oggi – ha affermato Lerner – le classi dirigenti fanno di tutto per rendere impossibile la soluzione di due popoli e due stati. Pretendono tutto, rivendicano ogni centimetro di terra. Ma è l’unica soluzione razionale. In quell’area vivono sette milioni di israeliani e sette milioni di palestinesi, nessuno dei quali ha un altro luogo in cui andare. Pensare di cancellare l’uno o l’altro popolo è un’utopia mostruosa e criminale».
Lerner ha infine ribadito che, nonostante la drammaticità del presente, una soluzione resta possibile e necessaria: «Prima o poi – ha concluso – dovremo arrivare alla convivenza di due popoli in due Stati. È l’unica strada dettata dalla ragionevolezza».