di Rosa Elenia Stravato
A Martina Franca, FotoArte 2025 porta Rino Barillari e un mosaico di sguardi sul mondo
Martina Franca si trasforma in un set a cielo aperto: dal 19 settembre al 5 ottobre torna FotoArte, giunto alla 22a edizione. Tema: La strada, non solo luogo fisico, ma archivio vivo di tempo e memorie. Palazzo Ducale ospita mostre, workshop e incontri con autori.
L’evento è organizzato dalla Fondazione Insigniti OMRI, nell’ambito delle celebrazioni per il secondo anniversario della sua costituzione, in collaborazione con il Circolo Fotografico “Il Castello”. Il progetto si articola in due momenti atti a valorizzare al meglio il patrimonio visivo e l’immagine di Rino Barillari, nell’ambito di un viaggio culturale che vuole coinvolgere direttamente i visitatori. Il primo momento è dedicato al vernissage a cielo aperto in cui alcuni scatti, tratti dall’archivio del fotografo, saranno disposti tra i vicoli del centro storico di Martina Franca.
Ospite d’eccezione per il secondo momento, il re dei paparazzi Rino Barillari, che il 2 ottobre presenterà The King of paparazzi, 25 scatti che raccontano l’Italia dalla Dolce Vita a oggi. La selezione dei fotogrammi è dedicata interamente agli eventi che hanno caratterizzato il nostro Paese per circa sessant’anni di cronaca, società e cultura: da un pimpante e sorridente Papa Wojtyla che gioca per strada a bocce allo scatto rubato in auto con Carlo Ponti e Sofia Loren, passando per via Fans e il rapimento di Aldo Moro. Tenero, poi, il bacio immortalato tra Liza Minelli e la nostra Lollobrigida come il sorridente scatto che ritrae Dalla con la splendida Antonella Lualdi. Insomma, la storia più recente, restituita da frame capaci di raccontare l’istante immortale in cui le pagine del nostro tempo hanno preso vita.
L’inaugurazione ufficiale della mostra costituirà la reale occasione per incontrare Rino Barillari che dialogherà con il giornalista Vincenzo Ferrari.
Accanto al re dei paparazzi, gli sguardi di Antonello Di Gennaro sulla Palestina, il viaggio artico di più autori, la Polonia di Fabio Domenicali e le donne del Kenya di Mari Verriello. Tra portfolio, libri e laboratori, FotoArte conferma la sua vocazione: usare l’obiettivo per graffiare il presente.