sabato 14 Dicembre 24

MarTa, in Argentina una mostra dei tesori archeologici tarantini

La mostra ”Tesori del Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Greci e altre civiltà antiche del Sud Italia” al Museo Nacional de Bellas Artes di Buenos Aires dal 7 dicembre 2022 al 5 marzo 2023

Dal titolo “Tesoros del Museo Arqueológico Nacional de Taranto. Griegos y otras civilizaciones antiguas del Sur de Italia”(Tesori del Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Greci e altre civiltà antiche del Sud Italia), la mostra al Museo Nacional de Bellas Artes di Buenos Aires dal 7 dicembre 2022 al 5 marzo 2023, porta all’attenzione del pubblico argentino una selezione di reperti appartenenti alle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA e illustrativi degli aspetti culturali e produttivi maggiormente rappresentativi dell’antica città di Taranto, unica colonia greca della Puglia, e delle altre popolazioni che abitavano in antico la regione pugliese.

A cura di Eva Degl’Innocenti, direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto e di Lorenzo Mancini, funzionario archeologo del MArTA, gli oggetti selezionati sono stati scelti per la loro capacità di evocare, con l’efficacia sintetica del simbolo, temi complessi quali la società, l’ideologia funeraria, la cultura figurativa, le produzioni, il patrimonio di racconti mitici e le credenze religiose dei Greci di Taranto e delle altre antiche civiltà della Puglia, in un periodo compreso tra l’VIII secolo a.C. e il II secolo a.C., quando si compie l’inserimento della regione nella nascente Italia romana.

Frutto del lavoro “corale” scientifico-culturale, di diplomazia culturale e di internazionalizzazione del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, dell’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires e del Museo Nacional de Bellas Artes (Buenos Aires, Argentina), il progetto esporta le eccellenze dell’archeologia europea e racconta le storie di una delle più importanti città del Mediterraneo antico: la colonia greca di Taranto, definita la “Parigi del mondo antico” per la sua influenza culturale e la sua capacità di plasmare mode e costumi. Ma anche le storie dei popoli che hanno convissuto con i Greci nella regione Puglia, la più orientale del Sud Italia, il tacco della Penisola.

 Il racconto del lungo periodo compreso fra le fasi immediatamente precedenti alla fondazione della colonia spartana di Taras, e la conquista romana della città (209 a.C.), è affidato a una serie di opere con funzione di symbola – elementi in grado di evocare in forma riassuntiva, tematiche o problematiche storiche illustrate anche dalla comunicazione culturale che accompagna il visitatore lungo il percorso espositivo all’interno del prestigioso Museo Nacional de Bellas Artes di Buenos Aires.

Con questa mostra finanziata dall’Istituto Italiano di Cultura, il MArTA – tra i musei archeologici più importanti al mondo, punto di riferimento per l’archeologia dell’Italia meridionale al tempo Magna Grecia – con il suo territorio tarantino e pugliese, si svela al pubblico argentino e internazionale attraverso i suoi tesori archeologici. Il percorso della mostra si articola in quattro sezioni diacroniche:

1) Taranto colonia spartana. Dalla fondazione al V sec. a.C.

2) Dall’età “felicissima” di Taranto alla conquista romana. IV-II sec. a.C.

3) Doni agli dei. Aspetti del sacro nella Taranto greca

4) I popoli indigeni del sud-est d’Italia

Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto fu istituito nel 1887 quando i numerosi scavi per la costruzione della nuova Taranto riportarono alla luce i resti della città antica, ponendo in maniera drammatica il problema della salvaguardia del patrimonio archeologico locale. In seguito, il Museo si è arricchito di importanti materiali provenienti dall’intera regione e oggi dialoga con il territorio verso il futuro attraverso obiettivi di ricerca, educazione, formazione e innovazione. La sua mission è racchiusa nella formula scelta come playoff del MArTA: Past for Future, il Passato per il Futuro.

L’inaugurazione si terrà il 6 dicembre 2022 alle ore 19:30 alla presenza del Ministro della Cultura dell’Argentina, Tristán Bauer e dell’Ambasciatore Italiano in Argentina, Fabrizio Lucentini.

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