martedì 28 Novembre 23

“Torno a Statte dopo vent’anni e trovo un paese vivo e unito”

La testimonianza positiva di un professore stattese, ritornato dopo molti anni al suo paese d’origine in occasione dei festeggiamenti patronali per la Madonna del Rosario

Riceviamo e pubblichiamo di seguito.

“Caro Direttore,
scrivo oggi a Lei, nelle sue funzioni di responsabile di questo meraviglioso network in rete, per raccontarle quanto segue.
Mi chiamo Massimiliano Oriolo, Massimo per gli amici e conoscenti stattesi.

Dopo aver vissuto nel “nostro” paese per più di vent’anni, ho dovuto lasciare famiglia, amici ed abitudini quotidiane per trasferirmi per lavoro, prima nella lontana Lombardia, poi, ritornato al Sud, in Calabria terra natale dei miei genitori.


Con tutta verità non ho mai tagliato definitivamente il legame con Statte, infatti almeno una volta all’anno sono per le strade stattesi fermandomi per alcune ore a casa dei miei anziani familiari.


Quest’anno ho avuto il piacere, per motivi che non sto qui a raccontare, di essere a Statte durante i festeggiamenti in onore della Madonna del Rosario. Con piacere ho seguito in Largo Lepanto l’uscita della Santissima dalla Chieda Madre, provando una forte emozione. Dopo tanti anni mi ritrovavo tra i miei ex compaesani ad accogliere con fede la statua della Madonna che di lì a poco avrebbe percorso le strade del nostro paese benedicendo amorevolmente tutti i suoi fedeli.


Caro Direttore, in questi due giorni di mia permanenza ho trovato un paese vivo, pronto a mettersi in gioco per mostrare tutte le sue positive qualità che affascinano i visitatori.


Un paese molto diverso da quello che avevo lasciato vent’anni fa, quando ancora “minorenne” dall’avvenuta Autonomia, cercava ancora una sua vera identità culturale, morale e soprattutto sociale.


Oggi Statte, grazie al lavoro delle amministrazioni che si sono alternate al governo, ha una sua specificità completa di comunità aggrappata alla propria storia, comunità che vive un presente florido, una realtà che ha raggiunto una serenità sociale da difendere contro eventuali infiltrazioni negative, una comunità che si ritrova unità intorno alla sua amata Patrona chiedendo quotidianamente protezione e stimoli giusti per crescere sempre più, puntando a diventare davvero la punta di diamante dell’intera provincia tarantina.


Caro Direttore, auguro a lei e a tutti gli stattesi un futuro rigoglioso e pieno di soddisfazioni, sentendosi orgogliosamente parte di una realtà positiva.
Con affetto e stima.


Prof. Massimiliano Oriolo

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