In un’epoca di nuovi fascismi e diritti negati, il festival tarantino celebra un decennio di resistenza culturale con un cartellone che unisce artisti internazionali come Tommy Cash e Fideles a interventi politici su ambiente, diritti e pace
Quando un concerto diventa molto più di un evento musicale, trasformandosi in un simbolo di resistenza e consapevolezza collettiva. È questo lo spirito dell’Uno Maggio Taranto, che quest’anno celebra dieci anni di attività con un’edizione speciale che promette di unire musica e impegno civile in una giornata di mobilitazione.
“In un periodo storico come quello che stiamo attraversando, con l’avvento dei nuovi fascismi, con governi che finanziano guerre e genocidi, deportazioni e devastazioni ambientali, con la libera informazione sotto attacco, diventa sempre più necessario ritrovarsi, riconoscersi e contarsi”, dichiarano Antonio Diodato, Roy Paci e Michele Riondino, i tre direttori artistici che dal 2012 guidano questa manifestazione alternativa alla festa dei lavoratori istituzionale.
La grande novità del 2024 è il formato rinnovato che si ispira ai grandi raduni internazionali. Il palco ospiterà infatti nomi di calibro internazionale come Tommy Cash, performer estone già protagonista all’Eurovision, e due dei più importanti DJ italiani sulla scena mondiale: i Fideles – progetto nato proprio a Taranto da Daniele Aprile e Mario Roberti – e Riva Starr, al secolo Stefano Miele, producer napoletano trapiantato a Londra con collaborazioni che spaziano dai Gossip a Usher.
Ma il cartellone non si limita all’elettronica: Paolo Rossi, Il Teatro degli Orrori, Motta, La Nina, Ascanio Celestini e molti altri artisti si alterneranno sul palco del Parco Archeologico delle Mura Greche di Taranto. A condurre l’evento saranno Andrea Rivera, storico presentatore della manifestazione, affiancato da Martina Martorano, Serena Tarabini e dalla new entry Naip.
Come da tradizione, la musica farà da amplificatore alla voce degli attivisti che interverranno durante la giornata. Un’edizione particolarmente significativa che celebra i 50 anni di Amnesty International in Italia e aderisce alla campagna #R1PUD1A contro le guerre, lanciata da Emergency. Tra gli interventi previsti: i curatori della raccolta “Poesie per Gaza”, rappresentanti di Assopacepalestina, il collettivo di fabbrica GKN, esponenti di movimenti come Ultima Generazione, No TAV e No TAP.
“Uno Maggio Taranto rimarca un’indipendenza da qualsivoglia pressione politica, con la volontà invariata di dissentire da ogni violazione delle libertà e di lottare per i diritti fondamentali – sottolinea il Comitato dei Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, organizzatore dell’evento – È indispensabile dare ascolto e appoggio alle generazioni più giovani che subiscono le condizioni attuali e pagano il prezzo più alto della strategia di repressione in atto”.
La giornata inizierà già alle 10 del mattino con una tavola rotonda aperta alla cittadinanza, durante la quale Riccardo Noury, portavoce nazionale di Amnesty, presenterà il rapporto annuale dell’organizzazione sui diritti umani nel mondo.