A rilevarlo è uno studio redatto nei giorni scorsi da Demòpolis. Il proposito del ministro Calderoli acuirebbe ancora di più le differenze tra Nord e Sud del Paese per quel che concerne la qualità dei servizi pubblici erogati
Gli italiani non vogliono l’autonomia differenziata. Questa riforma non s’ha da fare, come avrebbe scritto il Manzoni. Più del 43% dei nostri connazionali considera il Ddl del governo Meloni tutt’altro che una necessità impellente per il Paese. Un altro 20% non sa neanche di cosa si parli effettivamente quando si fa riferimento al proposito perseguito dal ministro Calderoli. A rilevarlo è uno studio redatto nei giorni scorsi da parte dell’istituto di approfondimenti statistici, Demòpolis. In una nazione dalle forti disparita territoriali per quel che concerne l’erogazione di servizi pubblici, l’Autonomia differenziata acuirebbe ancora di più la distanza tra Nord e Sud dell’Italia. Tra zone ricche e zone più povere delle penisola. Meglio, quindi, lasciar perdere. Meglio rivolgere ad altre riforme lo sguardo istituzionale. Attrezzarsi per utilizzare tutte le risorse assegnate con il Pnrr ad esempio. E non incorrere nella nostra incapacità storica nel dare forma alla spesa in conto capitale. Preoccuparsi di alzare i salari medi, tra i più bassi d’Europa. Incidere sulla forma di Governo che necessiterebbe di qualche correttivo. La Lega, e questo centrodestra, ha altro di cui interessarsi. Lasci perdere l’autonomia differenziata.