Presenti i Commissari di Adi in Amministrazione Straordinaria, con il Presidente Salvatore Toma che ha presenziato l’incontro
“Una situazione critica, quella dello stabilimento siderurgico di Taranto, che rischiava di essere irrimediabilmente compromessa ma dalla quale si può e si deve uscire, con la collaborazione delle imprese, una concreta apertura alla città e anche un rapporto più diretto con le istituzioni, nelle sedi corrette e con gli interlocutori giusti”. Lo hanno confermato i Commissari Straordinari di Adi in A.S., il prof. Giovanni Fiori, l’ing. Giancarlo Quaranta e il dott. Davide Tabarelli.
L’incontro, che si è tenuto in Confindustria Taranto nella sede di via Dario Lupo, è stato presieduto dal Presidente Salvatore Toma. Presente un’ampia delegazione di imprese, oltre al presidente della sezione metalmeccanica e navalmeccanica di Confindustria Taranto Pasquale Di Napoli e il Presidente Ance Taranto Fabio De Bartolomeo.
Il confronto ha evidenziato con chiarezza che la tutela ambientale è una priorità assoluta, sottolineando l’importanza di sfruttare efficacemente le tecnologie esistenti. Per quanto riguarda la decarbonizzazione, è la stessa Commissione Europea ad orientare le imprese del settore verso l’adozione di processi alternativi ai tradizionali, richiedendo un significativo investimento finanziario.
Durante la riunione, i commissari delle Acciaierie d’Italia hanno discusso l’importanza della lealtà e trasparenza nelle richieste di crediti pregressi da parte delle aziende fornitrici. L’intenzione sarebbe quella di accelerare le procedure per rispondere prontamente alle numerose istanze ricevute, garantendo così risposte rapide alle imprese.
Così i commissari hanno annunciato che “in tempi brevi si procederà al pagamento dei crediti pregressi per le aziende che avranno l’approvazione da parte di Sace, che rientrano nel provvedimento normativo e che dimostrano di essere strategiche e bancabili”. Come ricorda la nota, Sace è il gruppo assicurativo finanziario italiano specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale che ha deliberato due linee di factoring, una delle quali riguardante il sostegno alla filiera di fornitori di Acciaierie d’Italia per un importo fino a 120 milioni di euro.
Soffermandosi poi sulle prospettive dello stabilimento siderurgico, è stato ribadito il proprio impegno e quello del Governo nel ricercare un gruppo imprenditoriale affidabile e intenzionato a collaborare con il territorio e con il suo tessuto imprenditoriale. Poi, l’auspicio di una condivisione necessaria con la città e i suoi interlocutori istituzionali di tutto quello che sarà l’iter, d’ora in poi, che porterà alla trasformazione dello stabilimento.
“A Taranto – ha sottolineato l’ing. Quaranta – ci sarà una piccola rivoluzione industriale perché si candida ad essere il sito a livello nazionale dove si avvia un cambiamento del processo produttivo dell’acciaio. Taranto rimarrà l’unico sito che consentirà al sistema paese di produrre acciaio non da rottame, quindi pregiato per alcuni settori produttivi importanti come l’auto e la cantieristica navale”. L’intento sarà quello di utilizzare forni elettrici alimentati, grazie alle nuove tecnologie, da minerale ma con procedure e caratteristiche diverse rispetto a quelle finora adottate.
Dopo il dibattito, il Presidente Salvatore Toma ha manifestato apprezzamento per l’apertura al dialogo mostrata dai Commissari verso le imprese, esprimendo il desiderio di mantenere e rafforzare questa linea di comunicazione aperta e diretta. Un approccio fondamentale per instaurare una corretta e costruttiva relazione fra la fabbrica dell’acciaio e il suo sistema imprenditoriale.