Settecentouno operai saranno impiegati nella formazione, mentre il resto dei lavoratori sarà occupato nelle attività di gestione della produzione nei vari stabilimenti
I dipendenti dell’ex Ilva in cassa integrazione restano 4.450 mentre 701 saranno in formazione. Il resto dei dipendenti sarà occupato nelle attività di gestione della produzione nei vari stabilimenti. Lo ha detto il Commissario straordinario di Acciaierie d’Italia Giancarlo Quaranta in una audizione al Senato.
Quaranta ha sottolineato “i cambiamenti sostanziali” che hanno costretto i commissari di Acciaierie ma anche quelli di Ilva ad adeguare il bando di gara per la vendita dell’azienda con il passaggio dalla possibilità di produrre 8 milioni di tonnellate nel 2024 a 6 milioni di tonnellate nel 2025. Inoltre è cambiata la questione della decarbonizzazione con la richiesta da parte delle autorità locali della totale decarbonizzazione nel secondo bando.
“Queste due informazioni estremamente importanti e differenti rispetto al primo bando, ha detto, ci hanno costretti a modificare il bando di gara. Teniamo presente inoltre che le società che si erano presentate per rispondere positivamente al primo bando di gara si sono trovate in difficoltà a dover immaginare di gestire la totale decarbonizzazione che prevedeva tre forni elettrici per la produzione di 6 milioni di tonnellate più il limite posto sulla disponibilità di gas dato che c’era la disponibilità solo sul gas on shore. Questo ha comportato un allungamento dei tempi della gara e il ritiro di alcuni soggetti dato che sono venuti meno dei presupposti fondamentali”. (Ansa)


