“Tutti i miei atti sono andati esattamente nella direzione della continuità, creando le condizioni affinchè fosse possibile la ripresa, attraverso una gestione commissariale di uno stabilimento che, come tutti sanno, nella precedente gestione ha subito gravi danni”
Sull’ex Ilva, “è chiaro che l’eredità di tutto il decennio precedente sia grave, pesante. La soluzione è difficile, ma siamo impegnati in maniera continuativa a trovarla”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine della presentazione della Nuova 500 Ibrida, in corso a Mirafiori, auspicando “il rilancio del sito di Taranto e dei siti ad esso connessi nel nord del nostro Paese”.
Come sempre, ha detto Urso, “ho risposto alle richieste specifiche che mi erano state fatte dai sindacati, delle autorità locali, regionali e comunali, degli stabilimenti della Liguria e del Piemonte e poi successivamente anche da parte delle autorità locali, dei sindacati, degli stabilimenti di Taranto. Abbiamo fatto una riunione che vede insieme le due realtà produttive di quella che è e deve restare l’unica azienda, l’ex Ilva, in una fase estremamente difficile che stiamo portando mi auguro a termine, e per farlo e’ necessario una condivisione di intenti con tutte le parti”.
Il ministro ha sottolineato che “tutti i miei atti sono andati esattamente nella direzione della continuità, creando le condizioni affinchè fosse possibile la ripresa, attraverso una gestione commissariale di uno stabilimento che, come tutti sanno, nella precedente gestione ha subito gravi danni. Oggi forse non si ricorda appieno quello che accadde in quei giorni, perchè in quella gestione furono chiusi due altiforni e il terzo altoforno, quando riuscimmo a prendere in mano l’azienda con i commissari straordinari, aveva appena un’autonomia di 4 giorni”. (Radiocor)


