Le considerazioni del vicepresidente di Confindustria, Michele De Pace, dopo l’incontro romano dell’altro ieri. “Tutte le fasi di transizione comportano impegno e processi di adattamento. Ma, trascorso questo tempo, i risultati arrivano”
“Sull’ex Ilva, su quanto potrà concretizzarsi per quel che concerne quella fabbrica nel medio e lungo periodo, Taranto si gioca molto delle sue opportunità future”. A dichiararlo è il vicepresidente – con delega alla grande industria – della locale Confindustria, Michele De Pace. “L’altro giorno a Roma – continua – alla presenza del ministro Urso si è ragionato tutti assieme, con spirito collaborativo e senza primogeniture, della Taranto degli anni a venire. Perché un’Ilva green, decarbonizzata, avrà bisogno di alcuni anni prima che diventi realtà. Di una fase transitoria. E, nel frattempo, dobbiamo lavorare su progetti alternativi. In grado d’integrarsi. Di creare quella filiera economico-produttiva non resa ostaggio dalle fluttuanti dinamiche congiunturali”.
Per il numero due della Confindustria tarantina è importante, inoltre, sottolineare la solerzia e la professionalità del personale che ha gestito l’incendio delle scorse settimane ad Afo1. “A loro – conclude – va il mio plauso. Con competenza e dedizione hanno evitato che un incidente potesse tramutarsi in tragedia”.