Il sindacato blocca il piano di spostamento del personale da Paolo VI a Grottaglie: “L’azienda procede unilateralmente ignorando l’accordo di luglio”
La Fiom di Taranto alza le barricate contro il trasferimento dei lavoratori dello stabilimento Leonardo Elettronica di Paolo VI verso il sito di Grottaglie. La vicenda, che ha avuto inizio con le assemblee del 25 febbraio scorso, sta assumendo toni sempre più tesi tra sindacato e azienda.
Il nodo della questione riguarda le modalità con cui Leonardo sta gestendo il trasferimento, procedendo in maniera unilaterale e senza il necessario confronto con le rappresentanze sindacali. Nonostante le richieste delle organizzazioni sindacali di discutere dettagliatamente gli investimenti previsti, la mission del sito e le sinergie con la Divisione Aerostrutture, l’azienda sembra voler accelerare i tempi.
Durante il sopralluogo del 6 marzo sono emerse diverse criticità, in particolare per quanto riguarda la gestione degli spazi comuni come parcheggi e mensa, oltre all’incertezza sui tempi di operatività dei laboratori e delle aree protette. Ciononostante, l’azienda ha già disposto che i lavoratori preparino il materiale per il trasferimento entro lunedì prossimo.
“Consideriamo questo atteggiamento assolutamente irrispettoso – dichiarano dalla segreteria Fiom di Taranto – e diffidiamo l’azienda dal procedere al trasferimento”. Il sindacato lamenta inoltre la mancanza di risposte chiare sugli investimenti e le ricadute occupazionali previste dall’accordo quadro firmato nel luglio 2022. La Fiom chiede quindi la sospensione immediata del trasferimento fino a quando non saranno chiariti tutti gli aspetti organizzativi e gestionali, nonché gli scenari futuri del sito di Grottaglie che potrebbero impattare sui lavoratori della Divisione Elettronica.