Una scelta che amareggia l’ente di categoria perché è stata presa da chi si era fatto interprete del grido di allarme delle attività del commercio
“Lascia increduli e desta profonda amarezza e delusione il comportamento dei consiglieri comunali che ieri hanno approvato, o lasciato che passasse, la mozione che impegna Sindaco e Giunta a ripristinare gli abbonamenti mensili per i lavoratori nelle aree di sosta a pagamento.
Un comportamento dal quale si evince che le difficoltà del commercio e dei negozi di vicinato per la classe politica locale non sono particolarmente rilevanti e che certamente sono molto più importanti gli equilibrismi e le facili politiche del consenso”. Afferma in una nota Confcommercio -E’ chiaro che quanto accaduto ieri in Consiglio comunale non ha nulla a che vedere con la visione di futuro che questa città vorrebbe darsi con l’adozione di un programma che agevoli la mobilità sostenibile e favorisca lo sviluppo del tessuto economico e sociale”.
Per l’ente di categoria “l’eliminazione degli abbonamenti -che solo apparentemente favorivano i lavoratori ai quali comunque dovrebbe interessare più di ogni altra cosa la continuità ed il futuro del proprio posto di lavoro- voleva essere una soluzione parziale all’enorme necessità di reperire qualche centinaio di posti auto per consentire l’accesso e la sosta alle aree del commercio. Si erano proposte delle soluzioni come il park & ride di Cimino o di Porta Napoli, ci si sarebbe aspettati che il Consiglio avesse affrontato questo tema e non altri. Invece si è scelta la strada del populismo, e amareggia ancor di più che tale scelta sia stata trasversale e avvallata da chi sino a ieri si è fatto interprete del grido di allarme delle attività del commercio. – Si legge nella nota –
“Confcommercio vuole pensare che ci sia stato un momento di generale confusione e che il cinismo non prevalga sulla buona politica e che si torni a parlare del futuro del commercio di vicinato dal quale dipende il futuro stesso di chi oggi protesta per un piccolo privilegio perso”.