Volpe (OPI Taranto): “Parità di trattamento e rispetto. No a soluzioni penalizzanti”
Resterebbero fuori dal servizio della mensa universitaria gli studenti del corso in laurea in Infermieristica. A Taranto infatti si starebbe per definire l’attivazione della mensa in una struttura adiacente l’ospedale SS. Annunziata e destinata agli studenti universitari e, in particolar modo, ai fuorisede e agli iscritti alla Scuola di Medicina, corso di Laura in Medicina e Chiurgia.
La decisione sarebbe frutto di un accordo tra Asl e Adisu che garantirebbero l’erogazione del servizio in tempi rapidi. La questione è stata stigmatizzata dal presidente dell’Opi Taranto Pierpaolo Volpe che ha inviato una missiva al direttore generale della Asl Taranto, alla Direzione generale Adisu e al Sindaco di Taranto “manifestando profondo malcontento per la disattenzione mostrata nei confronti degli iscritti al corso di laurea in Infermieristica e più in generale verso tutte le professioni sanitarie che non possono e non devono essere trascurate”.
“Contrariamente a quanto sostenuto sulla stampa locale dal consigliere regionale Scalera, è emerso -spiega Volpe- che l’Asl non funge affatto da soggetto chiave nella procedura di attivazione del servizio. Vero è che si è fatta promotrice dell’iniziativa, andando oltre le proprie competenze, per puro senso di responsabilità nei confronti di un ristretto numero di studenti fuorisede, ma gli organi deputati a trovare l’intesa per avviare la mensa sono esclusivamente Università degli Studi di Bari e Adisu”.
“Accolgo positivamente la notizia di una convenzione che consentirà agli universitari di disporre del servizio mensa -prosegue il presidente dell’Opi Taranto- ma non ritengo accettabile che questo servizio sia appannaggio solo degli studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia. È necessario che le istituzioni preposte garantiscano pari dignità e trattamento agli studenti di Infermieristica poiché i problemi che attanagliano il corso sono tanti e purtroppo ancora irrisolti. Dall’assenza di un servizio mensa degno di tale nome, alla collocazione logistica che lo pone a 11 chilometri di distanza dalla città con notevoli disagi nell’utilizzo dei mezzi pubblici per il raggiungimento della sede, a causa di orari spesso incompatibili con le esigenze universitarie. Basta fare sacrifici; la platea di iscritti a Infermieristica merita rispetto e quindi non accetteremo soluzioni penalizzanti”.