La presidente di CasaImpresa/Confesercenti, Francesca Intermite, commenta positivamente la grande affluenza di visitatori al MArTA ma aggiunge: “Chi raggiunge Taranto in treno arriva in una stazione dove ad attenderlo non c’è neanche un bar aperto”
“Senza dubbio ci riempie di orgoglio il risultato ottenuto, in termini turistici, nello scorso fine settimana, soprattutto con riferimento agli ingressi registrati al Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Tuttavia, se i tantissimi visitatori del Marta ci fanno tirare un sospiro di sollievo e ci portano a credere che incrementare lo sviluppo turistico non solo è possibile, ma diventa doveroso in un contesto simile, non possiamo sottovalutare le mancanze peraltro facilmente riconoscibili. Accade, per esempio, che chi raggiunge Taranto in treno arriva in una stazione dove ad attenderlo non c’è neanche un bar aperto, quindi la possibilità di prendere qualcosa da bere o scambiare due chiacchiere, magari ricevendo qualche indicazione sulla città”.
Così la presidente di CasaImpresa/Confesercenti Francesca Intermite, ha commentato la generosa affluenza di visitatori al Museo archeologico nazionale di Taranto durante lo scorso weekend, sottolineando, tuttavia gli aspetti che “vanno perfezionati al fine di offrire al visitatore la giusta accoglienza”.
“Al netto delle problematiche specifiche – dichiara Intermite – riteniamo che RFI debba al più presto trovare una soluzione in vista dell’estate, che consenta di offrire una soluzione tampone, e quindi certamente temporanea. I tempi per il completamento della prevista opera di riqualificazione della stazione ferroviaria mal si conciliano con le esigenze del turista in cerca di un punto ristoro”.
“Quella del bar della stazione è solo una delle tante criticità che riguardano la città capoluogo e tutto il territorio provinciale, che aspira naturalmente a divenire meta di turisti, ma che viene mortificato a causa dell’assenza di una serie di servizi e quindi della opportuna accoglienza. Auspico dunque – ha concluso la presidente di CasaImpresa/Confesercenti – pur riconoscendo il grande lavoro già in corso in diversi settori, che si faccia una schietta valutazione dei punti deboli e che, sulla base di questi, ci si adoperi al più presto per colmare le lacune, con la collaborazione di tutti i soggetti interessati“.