sabato 27 Luglio 24

Dalle stelle a Stellato

Le consultazioni per le Europee dell’8 e 9 giugno prossimi rischiano di riverberarsi sul Palazzo (di Città) dagli equilibri malfermi. Il candidato degli ‘Stati Uniti d’Europa’ si sarebbe aspettato un maggiore sostegno dal sindaco – e dalla giunta – che contribuì a salvare non recandosi dal notaio. E, invece, avanza il Grande Salento con venature leghiste

Più si avvicina l’appuntamento elettorale per le Europee e più Massimiliano (Stellato) è nervoso. A tratti iracondo. Si sarebbe aspettato una campagna elettorale in suo favore da parte degli amici dell’Amministrazione comunale. Un sostegno effettivo alla propria causa e ambizione. Ad opera della giunta che, assieme al consigliere comunale Casula, contribuì a salvare declinando l’invito di recarsi dal notaio per raccogliere le firme della sfiducia. Dal sindaco che agli Stati Uniti d’Europa preferisce le fotografie con il salentino leghista, il senatore Marti. De gustibus. Geo-localizzazione di una politica nata a sinistra e cresciuta, nel frattempo, a pane e destra.

Chi conosce Massimiliano giura che questo passaggio al contrario dalle stelle alle stalle, ovvero da Stellato verso altre stelle – o stalle, fate voi – dello spento firmamento locale, in soli due mesi, avrà ripercussioni. E dopo l’8 e il 9 giugno prossimi il Palazzo (di Città) potrebbe subire forti scosse di assestamento. Movimenti tellurici in grado di formare nuove crepe alle tante crepe già esistenti. Crepe che potrebbero anche far crepare tutto questa volta. Da Decaro a Marti, fingendo di passare per Stellato, è solo un attimo. Il battito d’ali di una farfalla caro agli esegeti della globalizzazione. L’Europa ci definisce. Parla di noi. Tratteggia orizzonti sleali più che ideali. Anche in questo lembo di mediterraneo abborracciato. E prepara probabili temporali sopra il cielo di Taranto. Dalle stelle alle stalle Massimiliano rischia di non toccare palla.

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