venerdì 9 Maggio 25

Pensavamo fosse amore invece era un calesse

Tutti presenti alla festa dell’Usb, celebrata nei giorni scorsi, tranne il sindaco di Taranto. Un caso? Difficile da credere. E’ gelo, ormai, tra Emiliano e Melucci

Un tempo si amavano, si cercavano con gli sguardi, oggi s’ignorano. Emiliano non si fida più di Melucci. Il sindaco di Taranto non si è mai fidato, invece, di nessuno. Neanche del presidente della Regione. L’appartenenza allo stesso schieramento politico, poi, è irrilevante; quasi insignificante. Pensavamo fosse amore tra i due e, invece, era un calesse. Come sono lontani i tempi nei quali Melucci si lasciava abbracciare, coccolare, intenerire da Big Michele. Epica la foto che li ritrae assieme dopo l’assegnazione dei Giochi del Mediterraneo alla città di Taranto. Un fermo immagine da libro Cuore, una scena straziante, la riedizione in chiave moderna di una pellicola neorealista. Un’era geologica fa. Come scriveva Rocco Scotellaro “lungo il perire dei tempi/l’alba è nuova, è nuova”. E i rapporti, nel turbinio degli eventi, si trasformano minando alla base antiche certezze. Rompendo vecchi schemi, quasi a voler deviare la normale sequenza di gesti ai quali eravamo abituati. L’altra sera, per la festa dell’Usb, celebrata come ogni anno a Taranto, c’erano tutti tranne Melucci. C’era l’onorevole Pagano da Bari, c’era persino il presidente De Luca. C’era Emiliano, naturalmente. C’erano tutti insomma, ad eccezione del sindaco della città capoluogo. Un caso? Difficile da credere. Certe assenze – o presenze – stridono con la mera casualità. Fanno rumore. Certificano strappi già consumati. Ufficializzano distanze sempre più profonde. C’eravamo tanto amati. Proprio come nel film diretto da Ettore Scola. “L’amicizia non è al di sopra di tutto?” – chiede un giovanissimo Nino Manfredi a Stefano Satta Flores. E questi gli risponde: “Niente è al di sopra di tutto. lo poi sono contrario all’amicizia: è una combutta tra pochi, una complicità antisociale”. Chi vi ricordano?  

 

 

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