sabato 27 Luglio 24

TRA PALCO E REALTA’

Fenomenologia di Davide Tabarelli, uno dei tre commissari dell’ex Ilva. Le sue parole al precetto pasquale di questa mattina rappresentano già un caso. “Siamo nell’acciaieria più pulita al mondo” è resurrezione senza passione. Taranto, dopo mister Capuano, si coccola il suo nuovo mito

Andate in fabbrica, la messa è finita. A Natale siamo tutti più buoni. E a Pasqua? Siamo tutti più creduloni. Più propensi all’ascolto passivo. Al messaggio che non media perché non medita. Tra palco e realtà, la cerimonia religiosa andata in scena questa mattina nell’ex Ilva è stata un susseguirsi di emozioni fredde. Epifenomeno di liturgie a disagio con le passioni volate altrove. Di concetti che stridono con il Precetto (Pasquale). Una sorta d’intermezzo che consuma – ed esaurisce – la passione di Cristo nella riflessione del commissario. Per la precisione, il commissario Davide Tabarelli. Un marziano catapultato a Taranto dal ministro salentino (parole sue). La sorpresa che nessun uovo di Pasqua potrebbe mai regalarti, una volta aperto. Per essere dei tre commissari Ilva quello che dovrà occuparsi di comunicazione, la performance di Tabarelli è stata più uggiosa dello scirocco di questi giorni. Più fuori luogo di un congiuntivo sbagliato da un’italianista. Più urtante del pianto a singhiozzo di una Barbara D’Urso.

“Siamo nell’acciaieria più pulita al mondo”, è stato l’esordio spiazzante del commissario che ha commissariato i presenti. Imprigionato all’inerzia nervosa gli astanti. Gettato nell’incredulità blasfema i fedeli. I rappresentanti sindacali, sgomenti, hanno abbassato lo sguardo pur di non convocare uno sciopero seduta stante. I referenti politici divisi da Melucci e dal suo capo di gabinetto, come d’incanto, hanno riscoperto il valore dell’unità grazie a questo provetto Marshall McLuhan. Confindustria e associazione dell’indotto Ilva hanno smesso di litigare per qualche ora. Persino i giornalisti hanno finto di amarsi odiandosi gli uni con gli altri. Ma chi è questo Tabarelli? Perché abbiamo atteso tutto questo tempo prima di conoscerlo? Rito e Mito al tempo stesso. E’ nato un fenomeno. Il miracolo della resurrezione celebrato nell’acciaieria più pulita al mondo.

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