sabato 27 Luglio 24

Cogito ergo Sud

Soggetto del pensiero, questo dovrebbe ridiventare il Mezzogiorno. La decadenza dell’Occidente è una decadenza culturale, di valori mercificati al mercato degli opportunismi politici

Ripensare il Sud in chiave mediterranea. Ridefinirne la sua identità mediante la ricerca di un nuovo equilibrio tra Medioceano e continente europeo. Approssimarsi al futuro non contemplando le prefiche di un destino già scritto, pronunciato, inesorabile. Senza fughe in avanti del tempo rispetto ai luoghi, della tecnica al posto delle idee. Serve un pensiero forte al Mezzogiorno se non vorrà scomparire nei prossimi anni. Eclissarsi, neanche tanto lentamente, negli indici Down Jones di una finanza amorale, incapace nell’operare una netta distinzione tra il concetto di liberalismo e quello di liberismo. Un’idea-manifesto in grado di riprendere – e rinvigorire – il grande filone del meridionalismo post-unitario, dell’afflato risorgimentale che ci resi liberi nella nostra lotta d’indipendenza.

La decadenza dell’Occidente, una decadenza culturale, di valori mercificati al mercato degli opportunismi politici, di prospettive prive di orizzonti, non ce ne voglia Gianni Vattimo, ha nel mare della sua civiltà più intrigante la possibilità di un’inversione di marcia. Di un cambio repentino di passo. Cogito ergo Sud e non, semplicemente, “cogito ergo sum”: penso quindi sono del Sud è un’estensione più esaltante del penso quindi sono. Più declinabile con le suggestioni di un avvenire non banale. Per dirla con le parole di Albert Camus bisogna dichiararsi pessimisti nei riguardi della storia e ottimisti circa l’uomo. Si torna sempre al Sud come si torna alla madre che ci ha generato. Tra pensiero calcolante e pensiero meditante scegliamo il secondo perché di solo calcolo si finisce con il perire.

L’Italia senza il Sud è spacciata, l’Europa senza il Sud è un problema senza soluzione. Soggetto del pensiero, questo dovrebbe ridiventare il Mezzogiorno. Cogito ergo Sud.

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