Esiste una netta linea di demarcazione, tra Nord e Sud nel Vecchio Continente, per quel che concerne il diritto alla salute e l’accesso alle cure ospedaliere. Cresce il peso dei privati a danno del pubblico. Spunti per una riflessione fedele ai soli dati statistici
In Italia si spende meno della media europea per la spesa sanitaria. Mediamente in Ue si spendono 3.562 euro pro capite per questo specifico comparto, ma i divari tra Stati membri risultano evidenti. L’accesso alla sanità, di tipo curativo ma anche preventivo, è uno dei diritti fondamentali riconosciuti dall’Unione europea e tutte le nazioni dovrebbero garantire dei servizi gratuiti e di qualità ai propri cittadini. Ancora oggi, però, si possono notare ampi divari da questo punto di vista. Nei Paesi dell’Europa occidentale e settentrionale la spesa sanitaria è elevata ed è in buona parte direttamente gestita dallo Stato piuttosto che dal privato. Mentre nell’Europa meridionale e orientale è ancora bassa e pesa fortemente sulle famiglie. In termini assoluti la Germania è il primo Paese nell’Unione europea per spesa sanitaria: quasi 466 miliardi di euro nel 2021. Segue la Francia con circa 308 miliardi e poi l’Italia con circa 168. Ultimi invece alcuni piccoli stati come Malta, Cipro e Lussemburgo, ma anche le Repubbliche baltiche e alcune nazioni dell’Europa centrale (in particolare Croazia e Slovenia).
Se consideriamo il rapporto tra spesa sanitaria e Pil è la Germania, ancora una volta, a registrare il valore più elevato: il 13%. Seguono Francia e Austria, anch’esse sopra il 12%. All’ultimo posto invece si trova il Lussemburgo (5,7%, per via del suo Prodotto interno lordo molto elevato), alcune nazioni dell’Est Europa (in particolare Polonia e Romania) e l’Irlanda, con meno del 7%. Se invece si pongono in risalto le uscite in rapporto agli abitanti, il Lussemburgo, ultimo come abbiamo detto per spesa in rapporto al Pil, arriva al primo posto con oltre 6mila euro pro capite. Seguono due paesi scandinavi (Danimarca e Svezia, con rispettivamente 6.223 e 5.813 euro pro capite). Ultime Bulgaria, Romania e Polonia con valori inferiori a mille. Per quanto riguarda l’Italia, si trova al di sotto della media europea in entrambi i casi. Il rapporto tra spesa sanitaria e Pil si attesta, nello stivale, al 9,2%, contro una media pari al 10,9%. Le uscite pro capite invece sono di 2.837 euro: inferiori ai già citati 3.562. Cresce il peso dei privati a danno del pubblico in Italia più che altrove.