Sullo sfondo l’avvocato Di Stefano che tende ancora la mano a Giove
Meno di venti ore e il Taranto (domani alle 15) tornerà in campo. Lo farà al Francioni di Latina con i resti di una squadra quasi ridotta ai minimi termini. Assenti saranno lo squalificato difensore centrale Ivan De Santis e tutta una serie di infortunati come Francesco Verde e Marco Fiorani, difensore e centrocampista. Fuori causa anche capitan Antonio Matera, Giuseppe Giovinco e i due portieri Mattia Del Favero e Gabriel Meli. Al loro posto giocherà il 2005 Giorgio Caputo. Con tanti infortunati e una (legittimamente) serpeggiante poca voglia di giocare, stilare una squadra minimamente competitiva diventa difficile per Maurizio Bisignano. Il tecnico è comunque orientato a giocare con il 4-4-2, per tenere testa (per quanto possibile) ai laziali che naturalmente hanno alla portata tre punti facili facili.
Sul campo la realtà continua a essere durissima, come sul fronte societario. L’avvocato Giovanni Di Stefano, titolare della Di Stefano Trust LLC, continua a guardare con interesse al Taranto. L’ex presidente del Campobasso resta a disposizione del presidente Massimo Giove con il suo milione di euro da elargire in quattro rate. Somma che verrebbe irrobustita da una serie di altre proposte come ad esempio accordi di sponsorizzazione (da garante dovrebbe fare il Comune nelle intenzioni di chi propone), partenariati pubblico-privati, somme da distrarre appositamente dal bilancio comunale e persino una tassa speciale dietro referendum. Non è disdegnato il crowfounding (donazione volontaria di denaro) o l’organizzazione di eventi sportivi il cui ricavato sarebbe da donare al Taranto. Tutte iniziative che potrebbero servire a tamponare un’emorragia che non si fermera con dei semplici pagliativi.


