Il tronco idrico della discordia (in località Torretta) fa prendere carta, penna e calamaio al consigliere Di Gregorio. Il quale risponde sui social all’assessore Lonoce. Meravigliosa creatura il PD
I panni sporchi si lavano in casa. Così, almeno, si dice. Si racconta. Si tramanda. Ma no per il Pd. No per il consigliere (comunale e regionale) Di Gregorio. No a pochi giorni dalle consultazioni pugliesi che agitano e confondono. Per mancanza d’acqua, forse. Per mancanza d’acqua, cioè, i panni restano sporchi. Macchiati da polemiche – e distinguo – difficile da togliere. E travalicano le porte di case, il dibattito interno ad un partito. Scivolando mestamente nel manicomio dei social. La polis virtuale dei rancorosi. Fuori le mura domestiche del bon ton istituzionale.
Una ragione in più per portarsi avanti con i lavori del nuovo tronco idrico: in località Torretta. Come preannunciato dall’assessore ai Lavori Pubblici, Lucio Lonoce, sulla propria pagina fb. E subito redarguito dal Di Gregorio furioso: “Tu non centri nulla con questi lavori”. Con raro (e prezioso) esercizio di stile. Meglio della DC, più fumantino del vecchio Psi, all’opposto del centralismo democratico caro al Pci, il Partito Democratico è bagno emozionale. Vasca di contenimento a basso indice di coinvolgimento. Serve acqua. Tanta acqua. Serve il tronco idrico della discordia quando mancano poche ore al voto. Acqua in bocca, compagni.


