di Angelo Nasuto
A breve si aprirà una nuova pagina politica per Massafra: tra fine giugno e inizio luglio il primo Consiglio comunale con la nuova sindaca Giancarla Zaccaro
Poche settimane, anche solo una o due, e presto a Massafra comincerà il nuovo corso dell’appena eletta amministrazione comunale, guidata dalla prima “sindaca” donna nella storia della città: Giancarla Zaccaro. Tra la fine del mese di giugno e l’inizio di luglio è atteso il primo Consiglio Comunale e la nomina della nuova Giunta: quest’ultimo passo è molto atteso da chi segue le vicende politiche della Tebaide. La prima riunione della massima assise cittadina rientra puramente nelle formalità di rito, a cui dovrà presenziare l’alleanza civica vincitrice delle elezioni; tra queste funzioni formali rientra sicuramente la proclamazione del primo cittadino, avvenuta l’altro giorno, a cui molti cittadini massafresi hanno assistito partecipando con trasporto e speranza di rinascita per un centro che ha registrato in questi ultimi anni pesanti criticità. E su queste problematiche, alcune davvero urgenti, i precedenti amministratori non hanno saputo incidere con coraggio e determinazione.
Queste caratteristiche, oltre alla competenza, sono proprio quelle richieste dalla nuova compagine amministrativa, necessarie per riportare la cittadina jonica ai fasti dei decenni scorsi. Per cominciare nel migliore dei modi e dare un senale inequivocabile di riscatto della politica massafrese, che non certo ha brillato per coerenza e trasparenza, il sindaco ha subito un’occasione imperdibile: la scelta della squadra di assessori. Questo atto fondamentale darà un’impronta iniziale all’amministrazione Zaccaro e si vedrà se nella formazione della Giunta conterà più la competenza rispetto al successo elettorale. In più potremo apprezzare il forte desiderio del primo cittadino di tenere in pugno una coalizione molto composita e varia, che sin dal principio non può permettersi di cominciare a dibattere con astio e piglio sulle “poltrone”. Altrimenti si darà ragione ai detrattori che parlano di un gruppo destinato subito a litigare.
Il punto su cui ragionare è quello della possibilità di pescare i cosiddetti esterni per la nomina degli assessori: tale eventualità dovrebbe fregiarsi della ricerca della competenza e dell’efficacia, che le varie candidature talvolta non sembrano prefigurare al cento per cento. E si sa che l’elettorato a volte non tiene conto della professionalità di chi sceglie di scendere in campo. Voci di corridoio in chiave critica parlano di possibili assessori esterni imposti nella coalizione: ma se imposizione sarà, che almeno non si tradisca la citata competenza. Tra i sette della squadra assessorile, se la nomina rispetti il risultato delle urne, saranno scelti uno o due nomi per lista: da questo punto di vista la curiosità riguarda l’UDC, che ha avuto un dato elettorale modesto. Nel resto delle liste si scaldano come possibili futuri assessori Annarita Laghezza (Servizi Sociali?) Francesco Cacciapaglia (Sport e Spettacolo?) Angelo Giannotta (il più suffragato della sua lista) e poi l’usato sicuro Antonio D’Errico (già assessore all’Ambiente) e Giandomenico Pilolli (già assessore con Tamburrano sindaco). Questi e soprattutto i neofiti della politica eletti, Cosimo Maraglino e Nadia Termite, accetteranno la nomina da assessore? Il quesito ci assilla.


