Il consigliere del Presidente della Regione Puglia per l’attuazione del Piano Taranto commenta la nota diffusa dall’Ansa sulla vicenda di Pisicchio
“Vengo citato in un’agenzia ANSA sui fatti che riguardano Alfonso Pisicchio e la stessa nota ANSA ben chiaramente afferma che NON sono indagato.
La sola indicazione del mio nome mi spinge a sottolineare che, dal 2004 ad oggi, nei lunghi anni di presenza nelle istituzioni regionali e provinciali mai ho tratto vantaggio dai miei ruoli istituzionali, anzi appena ho avuto segnalazioni che qualcosa non andava nel pieno rispetto dei crismi di legge, non ho esitato a denunciare all’autorità giudiziaria fatti e persone, costituendomi anche parte civile, come avvenuto, solo per citare l’ultimo caso, alcuni mesi fa per una vicenda di promessa di posto lavoro, a mia insaputa, ma utilizzando il mio nome!”.
Così Cosimo Borraccino commenta la notizia diffusa tramite una nota dell’Ansa in cui si afferma che Enzo Pisicchio “per far ottenere un primo finanziamento di 3 milioni di euro (di complessivi 6 milioni) alla società veneta Nir ha sfruttato e vantato relazioni esistenti con Antonio De Vito e Cosimo Borraccino, all’epoca dei fatti rispettivamente direttore generale della società regionale ‘Puglia Sviluppo’ e assessore pugliese allo Sviluppo Economico”.
Nella nota dell’agenzia stampa si specifica che Borraccino non è indagato.
“Agisco – continua – con la mia passione politica rifuggendo commistioni e relazioni potenzialmente borderline, perseguendo risultati politici e amministrativi nell’ovvio più rigoroso rispetto della legalità!”.