venerdì 7 Marzo 25

C’è Odone di tempesta

Kyma Energia, la nuova municipalizzata comunale, rischia di divenire una scatola vuota. Va ricercato un nuovo equilibrio nei precari rapporti di forza della Giunta Melucci. Altrimenti, la data del prossimo 24 febbraio, potrebbe riservare sorprese ad oggi inimmaginabili

La grande Franca Valeri sentiva odore di barricate. Noi, invece, avvertiamo Odone di tempesta (in un bicchiere d’acqua). Nella politica locale. All’interno dell’Amministrazione Melucci. Il consigliere comunale eletto con il Movimento Cinque Stelle vorrebbe incidere di più negli assetti di governo. Pesare – e far pesare – la sua adesione alla maggioranza provenendo dalle fila dell’opposizione. Non ha un proprio assessore di riferimento, Mario Odone. E Kyma Energia, la nuova municipalizzata comunale, per la quale accarezza da sempre sogni di gloria, con il passare dei mesi somiglia ad una chimera. Ad un contenitore vuoto ben impacchettato, con tanto di fiocco, ma senza alcun contenuto. Una scatola scarna, insomma.

Una promessa difficile da mantenere, l’ennesima del sindaco di Taranto, per una legislatura inconsistente. Mancano le risorse per tutte le voci di spesa del Bilancio: le politiche sociali, quelle culturali, quelle relative all’assetto del territorio. Figurarsi se si ha tempo, e modo, per occuparsi di una nuova municipalizzata. Non certamente la priorità, l’esigenza avvertita come improcrastinabile dalle parti di Palazzo di Città.

Se venisse meno l’opzione Kyma Energia, Odone non disdegnerebbe l’indicazione di un assessore vicino al suo credo politico. Un tassello in grado di riequilibrare i rapporti di forza sbilanciati in seno all’Amministrazione comunale. La delega all’Ambiente, per esempio. Quella all’Urbanistica. In caso contrario potrebbe avvertirsi odore di barricate. O, semplicemente, Odone di tempesta. Nel solito bicchiere d’acqua. Da qui al prossimo 24 febbraio.

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