Per il consigliere comunale M5S si è di fronte a una revisione peggiorativa dell’Autorizzazione integrale ambientale richiesta da Acciaierie d’Italia con l’annuncio di una produzione a carbone triplicata
Proseguono i lavori in Continua in Commissione Ambiente ed Ecologia del Comune di Taranto, attraverso l’ascolto delle associazioni ambientaliste sul tema del Riesame dell’Autorizzazione Integrale Ambientale richiesta da Acciaierie d’ Italia.
“Mi permetto di ricordare che avevo avanzato la richiesta che fosse messo all’ordine del giorno in Commissione Ecologia – Ambiente, l’analisi del riesame Aia, richiesta dallo stesso stabilimento siderurgico, con il sostegno del Presidente Consigliere Paolo Castronovi. – Si legge in una nota del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Mario Odone – Oggi è stata la volta dell’associazione Peacelink, con la presenza del Presidente Dott. Alessandro Marescotti e la Dottoressa Annamaria Moschetti.
Abbiamo analizzato puntualmente le criticità e le preoccupazioni che già Il Movimento 5 Stelle aveva espresso con forza e che hanno promosso l’iniziativa delle raccolte firme per dire no a tale richiesta. Alla luce delle considerazioni e della relazione tenuta da PeaceLink, sono confermate le nostre fondate perplessità: nella nuova richiesta di riesame Aia, manca infatti ogni riferimento alla decarbonizzazione, viene annunciata una produzione, triplicata, a carbone, per non parlare del serissimo rischio di emissioni oltremisura, dopo il 23 agosto, di polimeri e benzene, con i già dimostrati danni alla salute di tutti i tarantini. – Sottolinea Odone.
Nella circostanza, abbiamo anche affrontato il tema della valutazione del danno sanitario, in riferimento alle indicazioni della OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e la preoccupante analisi delle morti premature, indicate tra le 50/80 persone, già con le prescrizioni attualmente vigenti. Suolo e sottosuolo, falda, garanzie finanziarie e files secretati. A nostro avviso, una situazione devastante e drammaticamente premonitrice del peggio, se ancora non bastasse il caro prezzo già pagato dai nostri concittadini. – Afferma il consigliere comunale pentastellato – Non ultimo, il dichiarato aumento di produzione con AFO 5, riaccensione batterie e utilizzo di Afo 2 per bruciare plastica per quasi 60000 tonnellate.
E’ del tutto chiaro che ci troviamo di fronte ad un rinnovo per i prossimi 12 anni, solo in condizioni di una revisione peggiorativa. Continueremo a lavorare per presentare a breve un atto di indirizzo politico all’interno del Consiglio Comunale, cercando di condividerlo largamente con tutte le forze politiche. – Conclude Mario Odone – La tutela della salute e quella ambientale continueranno a rappresentare la priorità del nostro impegno nell’amministrazione comunale, così come abbiamo promesso fin dall’inizio di questo mandato, avendo come unico faro il benessere dei cittadini di Taranto”.