Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, respinge le accuse di disaccordo in merito all’emendamento al dl Infrazioni e invita a concentrarsi sui prossimi obiettivi, centrali per il futuro dello stabilimento siderurgico tarantino
“L’emendamento sull’ex Ilva di Taranto presentato dal ministro agli Affari europei, Raffaele Fitto, e approvato oggi in Senato è frutto di un lavoro di squadra, il governo è estremamente coeso e lavora insieme”.
A dichiararlo è il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, a margine di un convegno organizzato dall’Arma dei Carabinieri, mettendo così a tacere alcune polemiche giunte soprattutto dall’opposizione, in cui si definiva il provvedimento “contraddittorio rispetto a quanto espresso da Urso”.
Il ministro ha spiegato che l’emendamento mira a rimuovere “una delle giustificazioni addotta da Acciaierie d’Italia come un ostacolo che impediva di raggiungere
gli obiettivi che erano stati posti”.
Urso afferma che è necessario “concentrarsi tutti sulle cose da fare: il piano di rilancio industriale, che era stato sottoscritto dall’azienda, il completamento del
processo Aia di riconversione ambientale e il revamping dell’Alto forno 5, senza il quale la siderurgia italiana non può rispondere alle esigenze del Paese.
“Concentriamoci sulle cose vere da fare”, conclude.