Durante l’elezione di Abbate, il coordinatore Salvatore Mattia ribadisce l’importanza della scelta di lasciare il Psi: “Oggi apparteniamo con orgoglio al Partito, condividendo i valori dei nostri padri costituenti”
Socialismo XXI Jonico era presente durante il consiglio comunale per l’elezione di Abbate, e oggi condivide quanto già espresso dai compagni del centro sinistra di Taranto, nonché una convinzione radicata e maturata grazie a tanti compagni e sostenitori del Psi di Taranto dal 2010.
La decisione presa dalla maggioranza degli organi statutari e della segreteria di lasciare il Psi il 18 marzo scorso, si è rivelata più che giusta. “Nonostante le proposte nazionali di promozione in segreteria nazionale in cambio del supporto all’amministrazione Melucci, sono orgoglioso di aver rifiutato insieme a molte compagne e compagni, perché la dignità di una persona non può essere compromessa dall’onestà intellettuale e politica attraverso proposte di scambio”, dichiara il coordinatore di Socialismo XXI Jonico, Salvatore Mattia.
Nel 2010, dopo l’abbandono dell’ex segretario di Taranto, il partito ha contribuito a rimettere in piedi il Psi insieme a tanti altri. Fino al 2017, in cui è stata realizzata una lista con il simbolo del Psi, arrivando secondi dopo il Pd al primo turno.
Poi, come è noto, la situazione a Taranto ha preso una piega diversa: “Non era ciò che desideravo né io né i compagni che credono nei valori del socialismo. Oggi apparteniamo con orgoglio al Partito Socialismo XXI 1892, condividendo i valori dei nostri padri costituenti, tra cui Pertini, Nenni, Turati, Matteotti, Di Vagno, Brodolini, Lombardi”, conclude Mattia.