Bitetti e Fornaro passano all’opposizione. Sulla carta ci sarebbero le 17 firme per sciogliere il Consiglio comunale prima del prossimo 24 febbraio. E’ il momento della verità, Taranto vi guarda. Volge al termine il tempo dei (possibili) bluff
Dopo oggi non resta che il notaio (anche prima a voler essere precisi). Dopo la conferenza stampa di questa mattina sono caduti tutti gli alibi, abbattute le resistenze testarde. Bitteti e Fornaro compiono la mossa del cavallo. In ritardo ma la compiono. Sparigliano il gioco: quel tanto, o poco, che ancora resta dello stesso. Escono dall’angolo politico nel quale si erano messi e confinano all’angolo tutti gli altri. Con loro due le opposizioni, tutte le opposizioni, di destra e di sinistra, quelle storiche uscite dal voto amministrativo di due anni fa e quelle coeve assemblate dalle fragilità caratteriali di Melucci, assurgono al fatidico numero che staziona imperituro sulla ruota di Taranto. Il 17, il numero propizio per la cultura ebraica. Il sindaco di Taranto si sfiducia nello studio privato di un pubblico ufficiale, tutto il resto è noia. Recita. Teatro dell’assurdo. Calcolo maldestro di furbi disperati che si credono, invece, intelligenti. I Consigli comunali, e le assemblee elettive in generale, non hanno forza e autorevolezza per consumare gli strappi definitivi. Vivono, semmai, di abbracci spezzati e promesse non risolutrici.
A sinistra si recherebbero subito dal notaio, rinuncerebbero persino al rito laico della pizza del sabato sera pur di consegnare Melucci all’album delle figurine casini. Panini, pardon. E a destra? Si smarcherebbero i nostri eroi dai carboidrati per un sussulto estremo, per il gesto nobile – e coerente – di una politica che alle parole non disgiunge i fatti? Abbate (Luigi) firmerebbe per decretare anzitempo la fine della legislatura? E Vietri (Giampaolo)? E Musillo (Walter)? E Battista (Francesco)? E Cosa (Francesco)? E Festinante (Cosimo)? Manca appena una settimana al 24 febbraio: data-cerniera, passaggio dirimente per non consegnare la città ad un penalizzante – e lungo – commissariamento prefettizio. Sempre che si decidesse di agire in tal senso. Della serie: ora o mai più. Taranto vi guarda. Si ricorderà di voi per quello che saprete, e vorrete, fare in questi giorni. Ci mancherebbe pure.