di Angelo Nasuto
Anche a Massafra, i cittadini sono chiamati a scegliere il nuovo sindaco. Probabile il ricorso al ballottaggio dell’8 e 9 giugno
L’attesa sta terminando: il giorno del voto per le elezioni comunali a Massafra è quasi arrivato. Domani dalle ore 7 del mattino i seggi nella Tebaide apriranno i battenti e segneranno un passo importante per il prossimo governo della città. Il centro jonico conta più di quindici mila abitanti e dunque per eleggere la nuova amministrazione comunale le compagini che si presentano dovranno superare il 50% più uno dei consensi, una eventualità accaduta solo una volta in questo comune. E quindi con molta probabilità si attenderà il turno di ballottaggio previsto per l’8 e 9 giugno, affinché i cittadini massafresi decidano a chi affidare il paese. Ai nastri di partenza si presentano tre coalizioni, ognuna con il proprio candidato sindaco, e questa volta la competizione rileva alcune singolari novità. Rispetto al tradizionale schema politico che vede contrapposto centrodestra e centrosinistra, in questa occasione manca del tutto un’aggregazione partitica di centrosinistra; una mancanza causata dalle vicende che hanno coinvolto tutti i partiti di questo schieramento, in primis il locale Partito Democratico, impegnato a dirimere questioni interne vissute in un cosiddetto autunno caldo di fine 2024. Ma anche gli altri partiti di non se la passano benissimo, tra questioni amministrative che coinvolgono anche il governo regionale, prossimo di rinnovo (si andrà al voto tra qualche mese).
Un po’ tutti i raggruppamenti partitici a Massafra hanno vissuto momenti critici di tensione, compresi quelli di centrodestra e tutto ciò fa rilevare facilmente come questi organismi assembleari di carattere politico stiano affrontando un profondo momento di crisi. Non si spiegherebbe altrimenti l’uscita, temporanea o definitiva, di alcuni esponenti storici massafresi dai propri partiti di costante appartenenza, per dirigersi verso altri lidi. Al di là di tale situazione, dovuta al continuo emergere dei personalismi a danno delle ideologie, a contendersi la poltrona di primo cittadino ci sono tre candidati sindaci, due dei quali, a riprova di ciò che detto prima, supportati da un’ondata di liste civiche. Emanuele Fisicaro, espressione del centrodestra dei partiti (5 liste), Giuseppe Losavio, appoggiato da movimenti civici e Movimento 5Stelle (7 liste) e Giancarla Zaccaro, anch’ella sostenuta da liste civiche (5) di varia provenienza partitica.
Mai come questa volta il popolo massafrese ha constatato però una campagna elettorale spesso vuota di argomenti e proposte di intervento concreto, per migliorare la città ed innalzare la qualità della vita, impresa non facile per un paese del sud. I candidati, soprattutto i candidati consigliere di ogni coalizione, sono stati troppo dediti all’insulto gratuito, all’attacco personale, spesso esercitati sui canali social, sintomo questo di una bassezza e pochezza politica mai riscontrata in passato. E questo è tutto dire. I comizi di ieri hanno posto fine, quasi come una liberazione da tale stillicidio, alla campagna elettorale: la coalizione di Emanuele Fisicaro riunita in piazza Blasi, con al termine poi il concerto della cover band Radiodonna. Quella di Giuseppe Losavio in pizza Garibaldi, con il successivo intrattenimento musicale del gruppo Almanegra e del giovane cantante Andrea Maggi. Infine il gruppo legato a Giancarla Zaccaro in piazza Vittorio Emanuele. E allora buon voto a tutti i massafresi.