Il Partito Liberal Democratico richiama l’attenzione sull’urgenza di riportare al centro proposte concrete e rispetto reciproco
“Il clima d’odio di questa campagna elettorale oggi ci impone un passo indietro. Un “Fermiamoci tutti”. Non è questa la città che meritano i nostri figli. E non è questo il clima in cui far attecchire il cambiamento”.
Così Frabrizio Manzulli, coordinatore del Partito Liberal Democratico che in questa campagna elettorale insieme ad Azione ha sostenuto il candidato sindaco Piero Bitetti.
“Abbiamo provato nel nostro piccolo a proporre temi portanti in questa campagna elettorale e i nostri singoli candidati si sono fatti artefici di brevi clip che contenevano proposte – dice Manzulli – dalle misure di microcredito economico e sociale per partite IVA, piccolo commercio e famiglie in difficoltà, fino all’utilizzo delle royalties ambientali in favore di fondi rotativi di sostegno al commercio di vicinato, alla formazione, e al contrasto alla povertà e all’esclusione sociale”.
Poi aggiunge: “Nessuno di noi ha pensato che quelle proposte fossero risolutive. Nessuno di noi ha considerato le proposte di altri, quando c’erano, fossero meno degne delle nostre e per questo abbiamo avviato un confronto con tutta la coalizione verificando sul campo e con esperti la percorribilità delle nostre idee. Sono state le idee, le proposte, i bisogni dei nostri concittadini da 0 a 100 anni ad aver trovato cittadinanza e non gli sfottò da stadio, quegli inutili fotomontaggi e i ping-pong di dirette streaming social dove si dice tutto e il contrario di tutto, a volte con quel populismo esasperato, faciloneria e superficialità che alla fine producono il deprecabile “fenomeno della diserzione alle urne”. Non consegniamo patenti di “onorabilità”. Ognuno con la propria esperienza amministrativa, economica, legale, sociale, sportiva ha dato umilmente il suo contributo e ostinatamente ha continuato a parlare in questa campagna elettorale di cose possibili, di cose che potevano cambiare la vita di 1, 2, 100 o 1000 nostri concittadini. Quello che per noi rappresenta il salvadanaio di valore pubblico è rappresentato soprattutto dal “Capitale Umano” in coerenza con i temi proposti in questa campagna elettorale.”
Manzulli ribadisce: “siamo una forza gentile ma non per questo non determinata e siamo altresì convinti che alcune di quelle proposte contenute nel nostro impegno per il futuro consiglio comunale di Taranto potrebbero avere linee coincidenti e percorsi condivisibili anche dalla candidata sindaca del Movimento 5 Stelle Annagrazia Angolano. È il desiderio di fare e di riconoscersi anche abbattendo gli steccati che in questa campagna elettorale pensiamo qualcuno ha deciso di erigere per tenere lontane le forze buone e pro-attive della città”.
Come Partito Liberal Democratico in caso di vittoria di Piero Bitetti, “eleggeremo solo un consigliere. Il nostro Antonio Quazzico che rappresenterà tutte le 32 belle esperienze e competenze che hanno corso con noi nella stessa lista. Siamo particolarmente orgogliosi di lui, perché nella sua campagna elettorale ha proposto idee e non appartenenze sodali, contiguità con questo o quel potere. Piccolo ma significativo modus operandi che speriamo possa sempre più contaminare le prossime campagne elettorali.
L’8 e il 9 giugno si sceglie un sindaco. Noi sceglieremo nuovamente Piero Bitetti che con noi a quelle proposte ha lavorato sin dal primo giorno. Ma si sceglie anche che qualità di città e di consiglio comunale vogliamo essere. Senza padrinaggi. Senza cambiali in sospeso con questo o quel potere economico e imprenditoriale. Senza più insulti e bugie spacciate per verità. Una città pacificata con un sindaco di pace. Perché sembrerà banale, ma solo chi ha questa libertà e chi sa amare e rispettare gli altri, può costruire davvero”.