Per il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera di “La Puglia Domani” è necessario trovare soluzioni immediate, il numero dei cinghiali negli ultimi anni si è triplicato”
“Il numero dei cinghiali nell’ultimo anno si è triplicato e le attività di abbattimento selettivo, purtroppo, non sono ancora state avviate, inoltre, l’attività venatoria ordinaria si è chiusa lo scorso 15 gennaio 2024, i cinghiali in questo periodo sono rimasti rintanati nei parchi protetti e solo ora stanno nuovamente raggiungendo i centri abitati. La presenza dei cinghiali sta, tra l’altro, provocando seri danni alle colture in una regione a vocazione agricola e con produzioni di altissimo pregio”.
Così Antonio Paolo Scalera, consigliere regionale de”La Puglia Domani”, in merito all’incidente mortale avvenuto nella notte tra il 3 e il 4 febbraio sulla SS 580.
La tragedia è stata, infatti, causata da un tamponamento che l’auto della vittima, una donna di 48 anni, ha avuto con un furgone fermo a centro strada perché qualche attimo prima aveva investito un cinghiale di grosse dimensioni.
Nella stessa serata, sulla strada provinciale 13 che collega il comune di Castellaneta alla sua marina, un attraversamento di un altro cinghiale ha mandato fuori strada un veicolo, fortunatamente senza gravi conseguenze.
“Ho chiesto di poter discutere dell’annosa questione – ha proseguito Scalera – in II e IV Commissione, alla presenza dell’Assessore all’agricoltura e alla caccia, Donato Pentassuglia, dei rappresentanti regionali delle associazioni di categoria degli agricoltori, dei presidenti dei comitati di gestione degli ATC ( Ambiti Territoriali di Caccia ) delle province pugliesi, dei rappresentanti delle associazioni venatorie e dei rappresentanti delle associazioni ambientaliste, per conoscere a che punto è il piano di monitoraggio e gestione del cinghiale ( PMC) varato dalla Regione Puglia e quali sono le motivazioni che sino ad oggi non hanno consentito di mettere in atto tale piano e se, nel frattempo, sono allo studio altre iniziative”.