Il Presidente del Movimento 5 Stelle spiega la contrarietà del suo partito alla proroga dell’Autorizzazione integrata ambientale
“La svolta che abbiamo impresso con il mio governo se la stanno ora rimangiando”. Lo ha detto l’ex presidente del Consiglio e leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti a Manduria, in provincia di Taranto, e rispondendo a margine di una intervista di Bruno Vespa nell’ambito del Forum in Masseria, a una domanda sulla posizione del Movimento Cinque Stelle a proposito dello stabilimento siderurgico ex Ilva del capoluogo jonico e sulla contrarietà della sua parte politica alla proroga dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia).
“Sull’ex Ilva ho rispetto per il governo che è venuto qui a dire che dal punto di vista industriale stanno facendo tantissimo – ha aggiunto – però nel decreto ‘grandi imprese’ hanno appostato 680 milioni di finanziamento neppure condizionati al rispetto della transizione energetica che a Taranto chiedono da tempo. Hanno concesso lo scudo penale agli amministratori che io mi sono rifiutato di concedere e quindi si stanno piegando – ha sottolineato Conte – adesso si piegheranno anche sull’Aia dove ci stanno chiedendo di continuare, anzi di incrementare la produzione del fossile da carbone. Allora qual è la visione del governo? Ritornare al fossile? All’Ilva si porta di nuovo a 8 milioni di tonnellate la produzione di acciaio da carbone. Allora ritorniamo indietro agli anni ottanta però poi non dobbiamo lamentarci – ha concluso – se i politici non vanno più a Taranto perché quella è una popolazione sofferente da decenni”. (Adnkronos)