“Questa città merita ben altro che accordi al ribasso: merita salute, dignità, lavoro pulito e futuro. Non ci fermeremo. Taranto deve scegliere la vita”
“Stiamo lavorando senza sosta, su tutti i fronti, tecnico, scientifico e politico, per supportare il Sindaco di Taranto nella ferma opposizione all’Accordo di Programma e nel rilascio di un parere negativo sul riesame con valenza di rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per lo stabilimento di Acciaierie d’Italia.” Lo affermano in una nota gli esponenti di Europa Verde/ Alleanza Verdi Sinistra Rosa D’Amato (Commissaria regionale), Gregorio Mariggio’ (Co-portavoce provinciale) e Giovanni Carbotti (Co-portavoce cittadino).
“Abbiamo fortemente voluto che l’intera coalizione si esprimesse in modo compatto e determinato contro un accordo che rappresenta un vero e proprio ricatto politico e sociale nei confronti del Sindaco e della città. Abbiamo richiesto al ministero approfondimenti tecnici ,economici e un piano industriale serio rispetto alle buste del rischiatutto presentate martedì scorso a Roma. – Affermano – Quello che abbiamo ricevuto sono proposte graficamente accattivanti ma prive di contenuti concreti. Nessuna risposta seria sulle prospettive occupazionali, sugli impatti sanitari, sui costi economici e ambientali reali.
È una proposta inaccettabile, fondata su una falsa narrazione della decarbonizzazione, che nei fatti prevede invece l’introduzione di un ulteriore impianto inquinante: la nave rigassificatrice (FSRU), a pochi metri dalle abitazioni. Ancora più grave è l’assenza di un elemento imprescindibile: il fermo dell’area a caldo, da anni riconosciuta come principale responsabile di malattie e decessi tra lavoratori e cittadini.
In questo contesto, assume un peso rilevante il parere dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha evidenziato gravi carenze nella Valutazione di Impatto Sanitario (VIS). – Si legge nella nota – Non siamo disposti a firmare cambiali sulla pelle di Taranto, sulla salute dei suoi abitanti, sul futuro delle nuove generazioni.
Continueremo a lottare per una Taranto libera dalla monocultura dell’acciaio, capace di diversificare le proprie attività economiche, costruire un futuro sostenibile e garantire giustizia ambientale, sanitaria, sociale e climatica. – Concludono D’Amato, Mariggio’ e Carbotti – Questa città merita ben altro che accordi al ribasso: merita salute, dignità, lavoro pulito e futuro. Non ci fermeremo. Taranto deve scegliere la vita.”