Il consigliere di Con Taranto plaude all’intervento della Magistratura e chiede garanzie sulla salute dei cittadini
Dopo l’ennesima criticità emersa nell’ex Ilva di Taranto. Il consigliere Francesco Andrea Falcone (Con Taranto) esprime soddisfazione per l’intervento della Magistratura, definendola “un argine a tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini” rispetto alla linea governativa che punta a mantenere la produzione “ad ogni costo”.
“La decarbonizzazione non si può pagare dai proventi della gestione”, sottolinea Falcone, evidenziando come questo processo richiederà ancora tempi molto lunghi. Il consigliere fa notare che, ad oggi, le uniche modifiche sostanziali alle modalità produttive riguardano la copertura dei parchi minerari e l’installazione dei filtri Meros.
Guardando al futuro, Falcone pone l’accento sulla necessità di completare i cronoprogramma previsti del 2023 e degli anni successivi, chiedendo ai nuovi investitori un impegno immediato per il rifacimento degli impianti. Ma la vera condizione assolutamente necessaria, secondo l’esponente di Con Taranto, resta la valutazione di impatto sanitario: “Senza una certificazione da parte di un soggetto indipendente che stabilisca la soglia di produzione non nociva per la nostra salute e quella dei nostri familiari, qualsiasi decisione produttiva resta non accettabile”.