“Vicinanza ai lavoratori in sciopero. Il fallimento delle trattative con il governo non può passare sotto silenzio. È inaccettabile che in una vertenza così cruciale non ci siano risposte chiare e concrete”
“Come Segretaria provinciale del Partito Democratico di Taranto, sento con forza la responsabilità di dare voce a una comunità che da troppo tempo viene lasciata sola da questo governo. Esprimo a nome del Pd la piena vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori dell’ex Ilva, oggi in sciopero generale in tutti i siti del gruppo.” Così in una nota Anna Filippetti, Segretaria provinciale del Partito Democratico di Taranto.
“Il fallimento delle trattative con il governo non può passare sotto silenzio. È inaccettabile che in una vertenza così cruciale, che tocca il futuro industriale, ambientale e occupazionale, non ci siano risposte chiare e concrete. – Sottolinea – Il continuo ricorso alla cassa integrazione, senza un piano strategico, senza un confronto serio con i rappresentanti dei lavoratori, è l’emblema di una politica industriale assente. Il governo ha lasciato soli i lavoratori, mentre il Partito Democratico non ha mai smesso di stare al loro fianco, in ogni fase di questa lunga e dolorosa vertenza.
Basta giocare con la vita delle persone. Le offerte pervenute attraverso il bando di acquisizione non garantiscono un futuro: sono proposte deboli, speculative, prive di un progetto industriale degno di questo nome, con il rischio concreto di uno smantellamento a pezzi dello stabilimento e di un disastro occupazionale.
È per questo che oggi, senza ambiguità, mi unisco alla richiesta dei sindacati: è il momento di un intervento pubblico deciso. È il momento di nazionalizzare l’ex Ilva. – Si legge nella nota – Serve un piano industriale trasparente, che guardi alla transizione ecologica come motore di sviluppo e non come alibi per tagliare posti di lavoro. Serve un intervento dello Stato che metta al centro la salute, la sicurezza e la dignità del lavoro, e che restituisca fiducia a una città che ha pagato un prezzo altissimo.
Non ci arrenderemo all’abbandono, non permetteremo che Taranto venga sacrificata, ancora una volta, sull’altare dell’indifferenza.” Conclude Anna Filippetti.


