Il consigliere regionale di Forza Italia condivide l’appello dei sindacati alla Regione, affinchè si proceda quanto prima ad un aggiornamento dei corsi di formazione sulla base delle richieste delle aziende portuali
“Per non perdere importanti opportunità, a partire dalle Zes, sulla riqualificazione del personale del porto di Taranto serve una decisa accelerazione del percorso avviato in Commissione regionale a seguito delle audizioni richieste dal sottoscritto. Per questo, non posso che condividere l’appello dei sindacati a fare bene e fare presto, che va esattamente nella direzione da noi suggerita”.
Così il consigliere regionale di Forza Italia, Massimiliano Di Cuia, interviene a proposito della riduzione della proroga della Taranto Port Workers Agency a 3 mesi.
“La recente proroga dell’indennità per il lavoratori ex TCT – spiega Di Cuia – di cui Forza Italia è stata tra i promotori e su cui continueremo a battagliare per ottenere l’ulteriore estensione del beneficio, è una misura straordinaria e non strutturale e, perciò, ora ognuno deve fare la sua parte perché non c’è più tempo per rinvii e tentennamenti”.
Per il consigliere regionale è necessario un intervento immediato della Regione: “Come ho proposto in Commissione, la Regione deve quanto prima procedere, d’intesa con le sigle sindacali e l’Autorità Portuale di Sistema del Mar Ionio, ad un aggiornamento della propria offerta formativa affinché sia in linea con le emergenti domande del mercato. A tal fine sono già state individuate alcune figure professionali indispensabili per colmare il fabbisogno occupazionale, attualmente assenti nell’offerta formativa della Regione Puglia”.
“Questa è l’unica strada percorribile per garantire un futuro occupazionale certo agli operatori portuali – conclude Di Cuia – e per costruire un piano formativo che sia di supporto allo sviluppo e alla crescita delle potenzialità portuali. È una scelta strategica che abbiamo indicato alla Regione e che ora deve trovare attuazione senza ulteriori indugi. Si faccia presto nell’interesse di tutti gli operatori del porto di Taranto che ambiscono alla riqualificazione professionale per essere ricollocati nell’ambito delle attività portuali”.