di Angelo Nasuto
Massafra, le amare riflessioni del segretario cittadino del PD: Lanfranco Rossi. “Il centrosinistra non ha saputo elaborare un progetto unitario”
Una voce scomoda si alza nella campagna elettorale massafrese. A pochi giorni di distanza alla scadenza del termine ultimo per la presentazione delle liste valide per le imminenti elezioni amministrative a Massafra, si fa avanti la sezione locale del PD, tramite le parole del segretario cittadino Lanfranco Rossi. Il quale imputa responsabilità precise per la totale assenza sia di una lista del Partito Democratico col suo simbolo sia di una coalizione di centrosinistra per la corsa al governo della città per incapacità del centro sinistra di elaborare una proposta unitaria.
“Il Partito Democratico – ha affermato Rossi – non è presente con una sua lista in questa campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale di Massafra e tale scelta è stata determinata dalla incapacità del centro sinistra, nonostante i nostri sforzi, di presentare una proposta politica ed elettorale.
Come è noto il tavolo del centrosinistra, da noi più volte sollecitato a riunirsi e a trovare una sintesi, non è riuscito nel suo intento”. Il numero uno della sezione massafrese DEM cita l’amministrazione comunale del Quarto bis (al cui capezzale corse lo stesso PD), che anziché rafforzare la prospettiva del centro sinistra, l’ha indebolita e sfibrata. E vengono individuate come prova di ciò le ragioni che hanno portato allo scioglimento anticipato del Consiglio comunale, avvitato in una profonda crisi politica e amministrativa.
Successivamente le dinamiche indicate sono quelle che hanno portato al ritiro della candidatura a sindaco di Maria Rosaria Guglielmi, ex assessore ai Servizi Sociali, avvenuta sotto i colpi di una lotta intestina all’area vicina all’ex sindaco Quarto. “A questa situazione – ha proseguito il segretario PD – si aggiunge il dato storico di una scarsa presenza dei partiti del cosiddetto campo largo.
Ricordo a questo proposito che il M5S, tenuto colpevolmente fuori dalla maggioranza, negli ultimi tempi ha allontanato dalle sue fila la figura più radicata e rappresentativa” Rossi ricorda ancora la scomparsa del movimento CON nella precedente consiliatura, nonostante essa stessa avesse espresso dei consiglieri comunali, a dimostrazione della scarsa volontà di coltivare, sotto la vecchia amministrazione, un quadro di alleanze per la tenuta del centro sinistra. Poi si ammette la crisi interna al partito nell’ultimo periodo, con il commissariamento del circolo, superato poi con il congresso e l’elezione del nuovo gruppo dirigente, cercando di ricomporre un quadro che avrebbe potuto portare alla formazione di una coalizione di centro sinistra.
“Ma non è stato possibile concretizzare questo tentativo – conclude – perché tutti i soggetti hanno scelto di contribuire alla formazione di coalizioni civiche, mentre la maggior parte degli assessori della Giunta Quarto hanno scelto di candidarsi nelle liste del centro destra. Il PD, nel prendere atto di questa evoluzione dei fatti, ha aperto una discussione interna portando a deliberare nei propri organismi la decisione di non correre con una propria lista”.
Ma si conferma nella nota che lo stesso PD ha altresì constatato che, tra la crisi del centro sinistra e le profonde fratture del centro destra, si può concretizzare una proposta civica intorno ad obiettivi programmatici per il bene della città, sostenuta da una coalizione larga ed inclusiva. In base a questa lettura il gruppo dirigente con l’assemblea degli iscritti, ha votato all’unanimità affinché fossero lasciati liberi i propri iscritti di candidarsi nelle liste civiche contrapposte al centro destra. Prova ne sono le varie candidature in queste liste degli ex consiglieri comunali del PD, ma in questa situazione politica, Rossi dichiara la ferma volontà del ruolo e della funzione politica del PD nei prossimi anni a ricomporre e ricostruire il centro sinistra. E allora il partito ce la farà a riprendere le redini dell’intero schieramento, nonostante le divisioni e i contrasti, testimoniati da suoi ex esponenti della Giunta Quarto, ora candidati addirittura col centrodestra?