Sembra Goldrake, invece è il Consiglio comunale di Taranto. Niente è come sembra. Azzaro? Tacente? Il “panta rei” della politica tarantina
Niente è come sembra. Nella vita di tutti i giorni. Nei rapporti interpersonali. Niente è come sembra nel Consiglio comunale di Taranto. La maggioranza si riorganizza; l’opposizione è disorganizzata. Il centrosinistra non potrà reggere con gli attuali assetti – e rapporti di forza – per tutta la durata della legislatura. Lo ha compreso il sindaco, dopo le sceneggiate dell’ultimo Consiglio comunale. Ne sono convinti diversi assessori e consiglieri a disagio, ormai, con alcuni loro colleghi. Difficile che si continui a sfogliare il vocabolario dei “Sinonimi e Contrari” per cinque lunghi anni. Ogni santo giorno.
Ragion per cui, dopo le Regionali, qualcosa dovrà accadere. Riportare alla casa madre Gianni Azzaro è il primo proposito. Facendolo rientrare nel PD e poi, in maniera organica, un passo per volta, tra i banchi del centrosinistra. Si lavora anche su altri profili dell’opposizione: figure moderate, di centro, che mal sopportano la camicia di forza di uno schema politico bipolare. A destra in Puglia, e a Taranto, la partita è persa. Meglio guardare dall’altra parte del banco.
Alcune indiscrezioni vorrebbero dimissionario il consigliere comunale – e candidato sindaco per il centrodestra alle scorse Amministrative – Checco Tacente. Si parla di un imminente incarico al Porto di Taranto per il già presidente del CTP. Staremo a vedere. In quel caso, in Consiglio comunale entrerebbe Lucia Grotto. Moglie dell’ex assessore di Melucci, Cosimo Ciraci. “Oggi ho lasciato la mia famiglia perché ero stanco si sentirmi solo”. Lo diceva Ennio Flaiano. Che non ci risulta essere mai passato dalle parti di Palazzo di Città.


