Stanziati 280mila euro annui per contrastare l’isolamento sociale giovanile. Previsti interventi nelle scuole e formazione specifica
La Puglia segna un primato nazionale nella lotta al fenomeno hikikomori, diventando la prima regione italiana a dotarsi di una legge specifica per affrontare questa forma di isolamento sociale che colpisce i giovani tra i 14 e i 30 anni. “Ho voluto fortemente questa legge perché affronta una condizione poco conosciuta, ma più diffusa di quanto si possa immaginare”, dichiara Vincenzo Di Gregorio (Pd), presidente della II Commissione consiliare e promotore dell’iniziativa approvata all’unanimità dal Consiglio regionale.
Il fenomeno, caratterizzato dal rifiuto prolungato di ogni forma di vita sociale, scolastica e lavorativa, non è riconducibile solo a pigrizia o dipendenza da videogiochi. Come spiega Di Gregorio, secondo l’associazione Hikikomori Italia le cause includono “bullismo, sopraffazione e alte aspettative da parte degli adulti”.
La nuova normativa istituisce una Consulta regionale dedicata al monitoraggio del fenomeno e prevede collaborazioni con le istituzioni scolastiche per individuare precocemente i segnali di disagio, come isolamento in classe, assenze frequenti e difficoltà relazionali. “Un aspetto fondamentale della legge riguarda la formazione”, sottolinea Di Gregorio, spiegando che saranno attivati percorsi formativi specifici per dirigenti scolastici, docenti e personale educativo, sociale e sanitario. Previsti anche programmi di inserimento lavorativo in collaborazione con i Centri per l’impiego.
Il provvedimento, che avrà una copertura finanziaria di 280mila euro annui fino al 2026, coinvolgerà anche associazioni ed enti del terzo settore attraverso percorsi di educazione territoriale.